Teatro

Presentata a Roma la seconda edizione del 'Napoli Teatro Festival Italia'

Presentata a Roma la seconda edizione del 'Napoli Teatro Festival Italia'

Oggi, presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, è stata presentata la seconda edizione del Festival, che si terrà a Napoli dal 4 al 28 giugno 2009. In queste settimane, in diverse città del mondo – da Parigi a Singapore, da Glasgow ad Amsterdam, New York, Vienna, Madrid, Karachi, Beirut – David Lescot, Chay Yew, Giorgio Barberio Corsetti, Andy Arnold, Matthew Lenton, Rodrigo Pardo, Karole Armitage, Muta Imago, Christoph Marthaler, Gustavo Tambascio, Nidal Al Achkar e motiroti stanno preparando gli spettacoli che presenteranno, come creazioni originali per il Napoli Teatro Festival Italia, nel mese di giugno 2009. Molti artisti hanno già selezionato attori e performer attraverso audizioni in Italia e all’estero, altri nei mesi scorsi sono stati a Napoli per scegliere i luoghi di rappresentazione: il Teatro di San Carlo e il Real Albergo dei Poveri, antichi palazzi secenteschi e spazi di archeologia industriale, i teatri della città e le sue architetture più spettacolari! Nel sottosuolo di un popoloso quartiere storico di Napoli, la Sovrintendenza sta portando alla luce un teatro romano di 12,000 posti: vi si potrà accedere durante il Festival, entrando da alcune case private, in superficie. Gli spettatori saranno invitati a vedere spettacoli allestiti nei sotterranei della città, così come ad assistere a performance dalla terrazza di un palazzo del centro, per seguire con cannocchiali e auricolari una storia che accade negli appartamenti dei palazzi intorno, in uno scambio tra alto e basso che, oltre ad essere uno dei temi del Festival, è anche uno dei segni distintivi della città e della cultura contemporanea. Del Settecento luminoso, che è della Napoli capitale europea, nel restaurato Teatro di San Carlo, due opere di teatro musicale racconteranno i fasti e gli splendori francesi e spagnoli; nella cappella dell’Albergo dei Poveri rivivranno le riflessioni filosofiche e libertine della permanenza napoletana del Marchese de Sade. Della contemporaneità, che è della Napoli moderna e scientifica, il lavoro di giovani artisti racconterà le nuove tendenze, attraverso il teatro e il video, la performance e l’installazione. Nella sua prima edizione il Festival ha invitato Adonis (il cui testo quest’anno è allestito da Franco Scaldati), Banana Yoshimoto e Giorgio Amitrano, Tiziano Scarpa a scrivere nuovi testi originali per il teatro, da editare e portare in scena. Quest’anno sono stati invitati a Napoli, altri autori che hanno qui composto nuovi testi: Colum McCann, Antonio Skármeta, Eugène Savitzkaya. Manlio Santanelli ha scritto un testo immaginando un miracolo napoletano e televisivo. Un altro progetto che si lega alla scrittura di nuovi testi per il teatro èWorking for paradise : laboratorio curato dal regista Matthias Langhoff per attori e registi italiani e tedeschi, che si realizzerà tra Berlino (marzo) e Napoli (giugno) e che, partendo dall’analisi di Lo Stakanovista di Heiner Müller, si concluderà con la mise en espace di tre nuovi testi sul tema del lavoro commissionati dal Festival a Vincenzo Latronico, Rosella Postorino e Chiara Valerio. La copresenza, in scena, di attori provenienti da diverse culture è una delle linee guida del Napoli Teatro Festival Italia: attori italiani e inglesi per Interiors di Matthew Lenton e in Monaciello di Andy Arnold, artisti italiani e orientali in Le città visibili di Chay Yew nell’allestimento di Giorgio Barberio Corsetti, attori italiani e tedeschi in Trilogia della Villeggiatura di Antonio Latella, Rodrigo Pardo creerà una compagnia di danzatori-attori belgi, olandesi. Parte del programma sarà dedicato all’eco-sostenibilità – a cui il Festival ha scelto di aderire sin dall’inizio, diventando il primo festival italiano eco-free – con spettacoli sulle grandi questioni ambientali.Parole per la terra è un progetto, realizzato in collaborazione con il Festival della Scienza di Genova, in cui sei compagnie teatrali coordinate da Carlo Presotto mettono in scena le risposte di esperti a domande sul futuro del pianeta. Dario Fo adatterà il suo ultimo romanzo, L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe, per Giulio Cavalli. Homem Refluxo è una performance itinerante in cui l’artista brasiliano Peri Pane si trasforma per una settimana in uomo-rifiuto, raccogliendo la spazzatura nel proprio impermeabile trasparente e portandola con sé, in un viaggio materiale e simbolico dentro la città. INFO: https://www.teatrofestivalitalia.it/2009/