Al Teatro Cucinelli di Solomeo, lunedì 8 dicembre alle 21, unica data in Umbria di Provando in nome della madre, tratto dall’ultimo romanzo di successo di Erri De Luca, che è anche attore in scena, insieme a Simone Gandolfo, che cura anche la regia, e Sara Cianfriglia. Le musiche sono di Gianmaria Testa, Fabrizio De Andrè, Gabriele Mirabassi, Danny De Luca, Erri De Luca.
Il romanzo In nome della madre è uscito nell’autunno scorso con Feltrinelli. Lo leggi e subito risuonano in testa i suoni e la musica delle parole. Subito lo si immagina con gli occhi, vedi Maria e l’angelo annunciatore e Giuseppe. Si vede il viaggio fino a Betlemme e la stalla trovata all’ultimo, le doglie del parto, si segue la mano che taglia il cordone.
E’ la storia di una donna di Galilea, una ragazza come tante, fidanzata a Giuseppe, falegname, destinata a una vita di moglie e madre. Ma un giorno succede qualcosa di strano, appare un angelo, e per Miriam/Maria il destino cambia in fretta. Diventa, come dice Erri De Luca, “operaia della divinità” che le mette in grembo, senza seme, un figlio, che è figlio suo, che gli cresce dentro proprio come a tutte le donne, ma che è anche il figlio di Dio.
Maria diventa donna all’improvviso con l’annuncio dell’angelo, ma la sua resta una storia umana, una storia “di carne”. Ed è questa la storia che qui ci racconta.
Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera. Una donna, impaurita ma forte, che sfida le leggi senza mai abbassare la testa. Un marito innamorato della sua sposa promessa, nonostante un messaggero venuto da chissà dove abbia scombinato i teoremi della quotidianità. Un figlio che viene al mondo senza piangere e cambia la storia dell’umanità. Una storia misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.