Teatro

Questo Caino di Cesare Ronconi chiude la stagione dell'Ariosto di Reggio Emilia

Questo Caino di Cesare Ronconi chiude la stagione dell'Ariosto di Reggio Emilia

Al Teatro Ariosto mercoledì 13 e giovedì 14 aprile, ore 20,30, un allestimento visionario e attuale, che a tratti sembra diventare un grande concerto live, su testo di Mariangela Gualtieri

Questo Caino, che il 13 e 14 aprile, alle ore 20,30, al Teatro Ariosto chiude la stagione di Prosa, è uno dei grandi affreschi di Cesare Ronconi e del Teatro Valdoca, grande non solo per numero ed eccellenza di chi vi partecipa, ma per sottigliezza, passione, durata di studio e di lavoro intorno alla figura di Caino.
Lo spettatore si troverà di fronte ad un allestimento non narrativo, visionario, in cui il sogno pare il terreno più adatto ad accogliere questa pagina della Genesi. Al centro c’è l’inquietante, affascinante primo nato del mondo, che non solo uccide il fratello, ma edifica anche la prima città e dà inizio alla parabola tecnologica che arriva fin qui. Il testo, scritto da Mariangela Gualtieri per questi interpreti durante le prove, propone un Caino che molto somiglia a noi, uomini e donne di questo tempo: soli quanto lui, distruggiamo la vita fuori e dentro di noi, siamo ormai senza un’idea di prossimo, e siamo anche attivi quanto lui, lontani da ogni tema celeste. Cesare Ronconi ha raccolto intorno a sé i collaboratori più amati. A Danio Manfredini l’arduo compito di tratteggiare Caino, tirarlo via dallo stereotipo solo violento, dotarlo di tutte le sfumature dell’umano, ma allo stesso tempo mantenere l’impossibilità di rappresentare questa icona in modo realistico.  Ad eccitarlo in volontà di potenza e protervia, interviene un Lucifero Illusionista, seduttore d’infanti che a volte assume il ruolo violento di un doppio ringiovanito di Caino. È Leonardo Delogu ad interpretarlo, giovane attore cresciuto nella Compagnia ed ora alle soglie di una bella maturità espressiva.
Un Angelo del tutto soave è affidato a Raffaella Giordano, al suo sigillo, al suo magistero che sa coniugare leggerezza e inquietudine, volo e baratro, demenza ed acume.
Sarà Mariangela Gualtieri a dare voce all’Angelo, anche lei in scena come mendicante ebete e savia. Grande e multiforme interprete è il Coro, spesso guidato dall’aiuto regista Serenella Martufi e composto da sei giovani attrici-danzatrici: Susanna Dimitri, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Silvia Mai, Daria Menichetti, Mila Vanzini.
Da esso spicca a tratti la figura muta e inerme di Abele, più spesso interpretata da Giacomo Garaffoni, ma anche suggerita dai vari elementi del coro, nelle multiformi tipologie di vittima. La tessitura ritmica di tutto lo spettacolo è affidata ad un percussionista seminascosto in quinta, che dà a questo spettacolo quasi la veste di grande concerto live: è Enrico Malatesta che insieme alla compositrice Alice Berni e a Luca Fusconi alla direzione fonica, scrive dal vivo, ogni sera, il suono di scena.

13 - 14 aprile 2011 ore 20.30
Teatro Ariosto, Reggio Emilia

CAINO
regia Cesare Ronconi
testo Mariangela Gualtieri
con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri, Leonardo Delogu
e con Susanna Dimitri, Giacomo Garaffoni, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Silvia Mai, Daria Menichetti, Mila Vanzini