Stefano Tè, campano trasferitosi a Modena, inizia il 12 ottobre un laboratorio teatrale nell'Istituto Penale Minorile dell'isola di Nisida.
Un'isola che è stata citata da Omero, Cicerone e Seneca e un'istituto di pena per minori considerato tra i meglio organizzati d'Italia. Vi si svolgono corsi di giornalismo, ceramica e anche di arti performative. Stefano Tè, regista e direttore artistico del Teatro dei Venti di Modena, è stato invitato a condurre un laboratorio teatrale in quest'isola che si contrappone al golfo di Napoli, proprio di fronte a Capo Posillipo.
L'isola ospita da tempo iniziative per il reinserimento sociale dei giovani ospiti, circa cinquanta, e tra i Maestri si conta anche Eduardo De Filippo, che si battè nella sua veste di senatore a vita perchè ai regazzi dell'isola venisse data l'opportunità di sperimentare un nuovo modo di vivere.
"Il percorso formativo può essere definito un officina creativa", afferma Stefano Tè, "dove i giovani detenuti potranno sperimentare le diverse tipologie di comunicazione artistica. Il risultato del laboratorio confluirà nella messa in scena di uno spettacolo da presentare anche fuori dalle mura carcerarie e aperto al pubblico". L'impegno sarà costante, una settimana al mese, fino al mese di maggio in cui si metterà in scena lo spettacolo.
Il laboratorio è finanziato dal Ministero della Giustizia che nel 2003 ha istituito sulla piccola isola anche il Centro Europeo di studi sulla devianza e la criminalità giovanile. La storia di Nisida si perde nei millenni di storia che hanno attraversato il territorio campano. Prima era una struttura fortificata a difesa di Napoli. Secondo le fonti storiche, è già dal XIX secolo che la torre di guardia venne trasformata in prigione.
Fu trasformata in Casa di Rieducazione nel 1935 con strutture destinate all’accoglienza dei minori sottoposti a provvedimenti di natura sia penale che amministrativa. Sull’isola sono state sperimentate negli anni tutte le diverse modalità di intervento in favore dei minori e che hanno scandito, nel tempo, le diverse fasi della politica minorile; così dalla Casa di Rieducazione, che ospitava anche ragazzi sottoposti a misure amministrative, la struttura si è trasformata prima in Istituto di Osservazione Minorile e, dalla fine degli anni ‘80, in Istituto Penale Minorile.