Teatro

Roma: Pirandelliana 2006 all'ottava edizione

Roma: Pirandelliana 2006 all'ottava edizione

Pirandelliana, la celebre rassegna teatrale giunta all’VIII edizione, è in scena fino al 6 agosto, com’è tradizione, nel Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino; due famose commedie di Luigi Pirandello vengono rappresentate - a sere alterne - dalla compagnia di Marcello Amici (nella foto) "La bottega delle maschere" che festeggia quest’anno 25 anni di attività.

Così è (se vi pare) viene rappresentata il martedì, il giovedì e il sabato, mentre ‘Il berretto a sonagli’ il mercoledì, il venerdì e la domenica.

La prima opera venne scritta nella primavera del 1917 e rappresentata al teatro Olympia il 18 giugno di quell’anno. Pirandello vi narra che in casa del consigliere Agazzi si raduna l’élite sociale di un capoluogo di provincia, pettegola e crudele, tutta tesa a dibattere se pazzo sia il signor Ponza, nuovo impiegato della Prefettura, o pazza sia la di lui suocera, signora Frola che da principio vengono ricevuti separatamente.

L’unica eccezione di questo salotto è Laudisi, ben interpretato dallo stesso Amici, cognato del consigliere, che con la sua risata ironica teorizza l’impossibilità di conoscere la verità. I due protagonisti vengono in seguito posti a confronto davanti a quella sorta di feroce tribunale, ma neanche a questo punto la verità emerge.

Il Prefetto in persona allora impone al suo dipendente di far venire la moglie, l’unica che possa sciogliere il dilemma, e chiarire se è davvero la figlia della nora Frola e il Ponza, pazzo, costringe a vivere lontano dalla madre o se è invece la sua seconda moglie, essendo morta la prima, figlia effettivamente della signora Frola.
La signora Ponza dichiara di essere contemporaneamente la figlia della signora Frola e la seconda moglie del signor Ponza, e di per sé nessuna: ‘Io sono colei che mi si crede’.

I personaggi hanno vestiti grigi e neri - tutti uguali - per un giuoco tra marionette futuriste e personaggi antichi di un coro greco, fedeli alleati con l’Autore.
È un coro di marionette che si abbatte sul silenzio delle vittime, abili nel togliere ogni sostegno al giudizio, in modo che non si possa più distinguere tra fantasma e realtà.

Il berretto a sonagli, invece, è la storia di Ciampa: il suo carattere, scrive Pirandello a Martoglio che dirigeva le prove della messinscena, è pazzesco; questa la sua nota fondamentale.

Una maschera nuda che sottolinea il contrasto tra la verità e la finzione.
L’apparire conta più dell’essere, perché bisogna conservare il rispetto della gente.
Una società vista dentro specchi deformanti. In uno specchio curvo ove le immagini appaiono in una espressione non di rado grottesca.

Beatrice vuole vendicarsi del marito, il ricco cavalier Fiorica, che la tradisce con la moglie di Ciampa, il suo scrivano ed è proprio costui che, con strane argomentazioni filosofiche, cerca di distoglierla da quell’intento, in nome del quieto vivere.

La donna non vuole sentire ragioni, decide di provocare uno scandalo e denuncia l’adulterio all’autorità locale. Il marito viene sì sorpreso in compagnia dell’amante, ma senza che gli si possa attribuire flagranza di tradimento con un verbale assolutamente negativo!

A questo punto Ciampa rivendica il dovere di difendere il proprio onore: deve uccidere i due amanti come logica conseguenza dello scandalo voluto da Beatrice.
Non conta che il fatto sia accaduto o meno, perché ormai tutti sono convinti che egli possa tranquillamente infilarsi il berretto a sonagli di becco.

C’è un solo modo per evitare la tragedia. Beatrice deve mostrare di essere pazza e andarsene per tre mesi in manicomio. Come? Basta che si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza.

Come tutto si placa dopo un temporale, anche qui, come nelle altre storie di Pirandello, non accade nulla: fingere ancora un pochino (per tre mesi, in manicomio) e ognuno potrà riprendere il proprio posto nella società.

Contrasto che trova in Ciampa, in apparenza grottesco ma in realtà straziante, una delle espressioni più moderne di tutta la galleria degli eroi pirandelliani.
Un personaggio misero e titanico allo stesso tempo, eroico e pieno di umanità.
Un’umanità silenziosa e astuta gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola del suo tempo.

Un personaggio apparentemente piccolo, ma infinitamente grande.
Due messinscena come un misterioso e fantomatico concerto a più voci con un adeguato cast di interpreti ben diretti dall’ottimo Amici, regista e interprete dei due lavori.

La manifestazione è realizzata con il sostegno della Regione Lazio, Assessorato Cultura, Spettacolo e Sport e con il Patrocinio del Comune di Roma, Assessorato Politiche Culturali, Dipartimento Cultura, Ufficio Spettacolo.

Pirandelliana 2006
Titoli: ‘Così é se vi pare’ e ‘Il berretto a sonagli’ a giorni alterni
Luogo: Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino
Città: Roma
Interpreti: Marcello Amici, Marco Vincenzetti, Simone Mariani, Francesca Cutelli, Anna Varlese, Mirella Martinelli, Umberto Quadraroli, Rodolfo Castagna, Rita Gianini, Cristina Cubeddu, Paola Tripodo, Sara Mesa, Alessandro Grande, Carlo Bari
Scene: Marcello de Lu Vrau
Costumi: Natalia Adriani
Regia: Marcello Amici

Info e Prenotazioni : 066620982 - 3389535577