E’ in Emilia-Romagna in questi giorni una delle più famose commedie di Eduardo De Filippo, “Questi fantasmi!“, portata in scena dalla Compagnia “Gli Ipocriti-Nuovo Teatro” con la regia di Armando Pugliese e l’interpretazione di Silvio Orlando.
Le prossime recite sono programmate al Teatro della Rocca di Novellara (MO) l’8 marzo, al Comunale di Ferrara dal 9 al 12 e al Teatro “De Micheli” di Copparo (FE) il 13.
La commedia fu scritta nel 1946, e fu lo stesso autore, con un piccolo aneddoto raccontato al “Corriere della Sera” del 17 gennaio 1983, a descrivere l’origine dell’idea: «C´era un vecchio con la barba che veniva a casa quando ci trovavamo tra amici perché raccontava di essere uno specialista di sedute spiritiche. Per convincermi, mi diceva che spesso, tornando a casa sua, trovava un tipo che usciva e lo salutava. Diceva di essere un fantasma. Io gli chiesi: “Lei è sposato? E sua moglie non dice nulla?” “Non se ne accorge”- mi rispose- “non lo vede”. Così nacquero Questi Fantasmi!»
La vicenda vede Pasquale Lojacono (Silvio Orlando) andare ad abitare in un appartamento di un grande palazzo secentesco con la giovane moglie Maria, lasciandola però all’oscuro dell´accordo col proprietario per cui, in cambio di una permanenza gratuita, dovrà sfatare le dicerie sull´esistenza di fantasmi nella casa.
Fra un il portiere che, approfittando della presunta presenza dei fantasmi, ruba indisturbato, e un dirimpettaio silenzioso testimone di ciò che accade in casa, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e, suggestionato dalla situazione, lo scambia per un fantasma. E’ costui, in realtà, a provvedere al mantenimento della coppia, con continui regali, e Pasquale, sentendosi beneficiato dal fantasma, vive felicemente senza porsi troppe domande.
Quando la moglie Maria decide di fuggire con Alfredo, è la famiglia di questo a reagire, accorrendo da Pasquale per rivelargli l´adulterio. Appianatasi la situazione, Pasquale si trova di nuovo a convivere con Maria, ma senza ricevere più regali, riducendosi perciò in miseria.
E’ forte perciò la sua speranza di vedere nuovamente il suo fantasma per chiedergli aiuto. Alfredo, a sua volta, è desideroso di riabbracciare Maria, e accade fatalmente che vada ad incappare in Pasquale.
Il poveretto gli si getta ai piedi e, confessando il suo amore per la moglie, denuncia la pena di non poterle assicurare una vita dignitosa.
Alfredo, commosso da quelle parole, sta al gioco e regala a Pasquale il denaro desiderato.
L’autore, riferendosi a questa commedia, ne tracciò la grottesca morale in poche parole: “apparizioni raccapriccianti: uno sguardo agli uomini, un altro alle cose di tutti i giorni e ti accorgerai che al raccapriccio hai fatto l’abitudine”.
Lo spettacolo poggia fortemente, come è logico, sul genio interpretativo di Silvio Orlando, attore che nel confronto con l’ambiguo personaggio di Pasquale rivela pienamente la sua maturità artistica, capace di fargli esprimere come in mille sfumature gli intrecci fra i registri comici e quelli drammatici del testo eduardiano.
Il regista, da parte sua, ha spiegato come abbia inteso, fra le altre cose, mettere in luce alcuni caratteri dei personaggi femminili, incatenati in un dramma senza uscita.
Info (Ferrara): 0532 218311
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