Sironi è poco conosciuto come pittore metafisico, ma i temi e gli elementi metafisici compaiono già in opere di impostazione ancora futurista, come l'Atelier delle Meraviglie, con elementi meccanici, come La Ballerina, soggetto sì di tradizione futurista, eseguita nella tecnica futurista del collage, ma che si trasforma in automa meccanico, manichino, soggetto metafisico per eccellenza.
Nella sua fase più propriamente metafisica, Sironi medita sul tema del manichino, a cui spesso affianca cavalli e nature morte, immanenti all'umano e all'attualità, calati in un sentimento patetico e in una concretezza drammatica senza riscontri in altri artisti del periodo.
Il momento metafisico persiste nella poetica del pittore a lungo, fino alle rare e soprendenti opere di una stagione che può essere definita neo-metafisica, nei tardi anni Quaranta, che pone le basi dell'ultimo periodo dell'artista.
La bellezza sospesa ed evocativa, “metafisica”, della villa-museo e del suo parco sono il luogo ideale per il tema prescelto, come anche la presenza nella collezione permanente di opere chiave della pittura futurista e metafisica, che, in questi giorni, dialogano con i dipinti ed i disegni di Sironi.
L'esposizione presenta prima i dipinti e poi i disegni; in modo utile, chiaro ed intelligente nel catalogo le opere sono raggruppate per temi.
Parma, Mamiano di Traversetolo, Fondazione Magnani Rocca, fino al 15 luglio 2007, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19, lunedì chiuso, ingresso euro 8,00, catalogo Silvana Editoriale, infoline 0521.848327, sito internet www.magnanirocca.it.
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