Teatro

Special Oralità Popolare: le anticipazioni

Special Oralità Popolare: le anticipazioni

Dal 18 al 20 Giugno 2010 avrà luogo, nel centro storico della città di Torino, l’unico Festival Internazionale dedicato alla trasmissione dei saperi: il Festival dell’Oralità Popolare. Teatro.Org sarà media partner ufficiale della manifestazione.

In un’epoca in cui le nuove generazioni rischiano di avere “maestri” imposti dalla società dei consumi, dove la superficialità dell’incontro non permette nessun radicamento o riconoscimento di una comunità culturale, Torino si candida a diventare il luogo dove ci si potrà chiedere se i social network o gli sms non siano altro che i diversi modi, da parte di una nuova generazione, di cercare un’oralità di ritorno, di esprimere l’esigenza di sentirsi parte di una comunità che sembra avere disintegrato una propria omogeneità.

Op è al centro di una rivoluzione in cui poter incontrare una cultura finora liquidata come residuale, ma che migliaia di giovani cercano nelle feste..La scelta di Torino, luogo che per vocazione sperimenta nuove convivenze, è stata naturale. L'Oralità è quella tramandata a ciascuno di noi attraverso storie, canti, musiche, ricette di cucina e la gestualità, le danze rituali, i riti magici, le abilità artigianali.

I protagonisti del Festival arriveranno da ogni parte d'Italia: le Comunità, i Testimoni della Cultura Popolare, scrittori, giornalisti, musicisti, artigiani si incontreranno e daranno vita insieme al pubblico a situazioni diversificate e coinvolgenti a vari livelli.

Sul palco di OP, per la sezione OP IN PIAZZA, saliranno realtà musicali e interi territori, progetti inediti, ideati per il Festival, occasioni per promuovere le attività delle comunità e dei luoghi della Rete Italiana di Cultura Popolare..

Nelle PIAZZE di OP saranno presenti le Comunità con le tradizioni, il cibo, le arti, l'artigianato.

In Piazza Castello, per la sezione ORALITA’ DEL CIBO, la comunità enogastronomica piemontese incontra le storie ed i riti del cibo del mondo (Russia, Argentina, Congo, i dolci tipici della Romania, i falafel egiziani, gli involtini di vite albanesi, il pondu Congolese). Tutti questi ingredienti insieme a raccontare il rito del cibo, la sacralità, le feste, la memoria ad esso legata.

Le Comunità saranno però presenti anche a narrare tradizioni, arti e artigianato; per il PASSAGGIO DEI SAPERI, la comunità albanese, la più numerosa in Italia, quella che maggiormente è inserita nella vita economica e culturale del paese, presenta lo spettacolo 'Pallati 176' (Condominio 176), interpretato da studenti universitari albanesi, residenti a Torino.

La comunità russa introduce alla lingua cirillica per scoprire quanta sia la somiglianza con l'alfabeto greco e quante parole siano ancora presenti nella lingua italiana.

Torna la comunità indiana di Pancalieri, che ha accompagnato la Rete durante il Salone del Libro di Torino, per raccontare ed esporre la tradizione del Mhendi al henne, tatuaggio temporaneo tradizionalmente dipinto su mani e piedi delle spose durante il matrimonio.

I Poeti a braccio di Grosseto improvvisano con i freestyler torinesi Vito Paparella e Roberto Chetti in un incontro tra arti e generazioni solo apparentemente molto diverse tra loro...

Il gioco del calcio, con il maxischermo in piazza per seguire le partite dei mondiali, commentate in diretta per il pubblico di OP dai ragazzi migranti del laboratorio di radiocronaca Balon Mundial.

E ancora il gioco della palla in Piazza Castello, con i birilli di Farigliano, le piste per biglie di vetro, la coppa del mondo di calciobalilla e di subbuteo

INCONTRI OP A KM 0 è il nome che la Rete ha voluto dare agli incontri 'virtuali' con esponenti della cultura popolare, Grandi Saggi, studiosi che daranno la loro testimonianza su argomenti legati al Festival.

Margherita Hack, Andrea Camilleri, Eugenio Finardi, Tullio de Mauro e tanti altriin collegamento con la piazza di OP.

Spazio alle Arti Contemporanee, ai giovanissimi artisti che con installazioni sparse per la città durante i tre giorni di OP testimonieranno come la cultura popolare sia attuale, e come l’arte contemporanea possa dialogare con il grande pubblico.

Per una cultura quotidiana, fatta di dialogo reale e giornaliero, di un effettivo scambio e di una partecipazione culturale.

Per informazioni: www.reteitalianaculturapopolare.org