Ultimo appuntamento lunedì 8 marzo, alle 21, per la Stagione di Prosa del teatro Concordia di Marsciano che si conclude quest’anno con uno spettacolo dedicato alle donne, con il patrocinio del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Storia di una bisbetica di Sergio Ragni, per la regia di Ciro Masella, con Caterina Fiocchetti, Marta Pellegrino, Mariangela Berazzi.
Una delle più celebri figure femminili create dalla magistrale penna di William Shakespeare torna, cinquecento anni dopo, per raccontarci le sue ragioni, per sfatare un equivoco centenario che l’ha fissata ed eternata nel ruolo di “bisbetica”, condannandola al biasimo e all’equivoco. Sergio Ragni ridà voce alla Caterina shakespeariana e, con sensibilità moderna e felicissima invenzione, riprende i fili della storia della “bisbetica domata” per trasportarci nelle stanze più segrete del cuore di una donna, in un racconto tutto al femminile, intenso, commovente, pudico, tenero e coraggioso.
A cinquecento anni dalla sua composizione, Sergio Ragni prende la storia della “Bisbetica domata” lì dove l’ha lasciata Shakespeare e le regala un personalissimo seguito, dando voce alle ragioni della protagonista, Caterina, e permettendole di raccontarsi e svelarsi con pudore, sincerità estrema, dolcezza e fermezza insieme. Con felicissima intuizione, sensibilità acuta e rara e grande fantasia, Ragni colma tutti i vuoti della vicenda della protagonista, illumina gli infiniti angoli bui e i coni d’ombra di uno dei personaggi più complessi e sfaccettati dell’opera del Bardo.
La ri-lettura di Sergio Ragni restituisce a Caterina spessore presentandogliela in tutta la sua complessità, e non come una figurina a una sola dimensione, sfata finalmente il cliché della donna bizzosa e isterica, insopportabile e furiosa, provvidenzialmente domata da un simpaticone muscoloso, un po’ greve e rozzo, ma tutto sommato bonaccione e di grande polso, che ne fa il sogno di ciascun uomo: una perfetta donna di casa, umile e sottomessa, servizievole e obbediente, al pari di un animale domestico! Ragni ri-dona voce a Caterina, e attraverso di lei, da’ voce e rabbia, lucidità e compassione a tutte le donne come lei, quelle del passato remoto e di quello più prossimo; e purtroppo anche a quelle del presente. Figlie e mogli, madri e sorelle. Donne il cui desiderio più grande sarebbe quello di potere, soltanto e finalmente, essere se stesse.
La bella prova delle tre interpreti, dirette con passione e intelligenza da Ciro Masella, completa il quadro di uno spettacolo che viene dal passato per parlarci del presente.