Teatro

Teatro: 1a nazionale di Addio Gori, con Alessandro Benvenuti

Teatro: 1a nazionale di Addio Gori, con Alessandro Benvenuti

Debutta in prima nazionale al Teatro Manzoni Pistoia, da Venerdì 27 a Domenica 29 Ottobre 2006,  l'ultimo episodio della trilogia della famiglia Gori, Addio Gori, di Alessandro Benvenuti e Ugo Chitidiretto e interpretato da Alessandro Benvenuti.

Le repliche seguenti saranno al Teatro Puccini Firenze - da Giovedì 9 a Domenica 19 Novembre 2006 e poi al Teatro della Cometa Roma - da Martedì 5 Dicembre 2006 a Domenica 7 Gennaio 2007.

Una riflessione intorno alla trilogia
(dalle note di regia di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti)

Siamo tutti più o meno capaci di registrare l'orrore quotidiano alternando una rissosa arroganza ad un controllo insolenzito, uno sdegno più ottuso che critico. Nei nostri "ragionamenti" è sempre più assente la capacità di compromettersi, di uscire allo scoperto abbandonando la postazione di una volontà fatta quasi solo di parole, una volontà senza passione che ci rende pesantemente impalpabili e quindi ridicoli. Il secolo è iniziato invitandoci ad attraversare un sipario di luce e noi ci siamo persi in una strana tragedia che troppo spesso riguarda gli "altri". Una comoda tragedia che esorcizza le nostre ipocrisie, una sporca tragedia che insegna la più opportunistica legge di sopravvivenza, restare immobili per non essere aggrediti, diventare ombre nell'ombra. Non so quanto una riflessione così dura sia pertinente alle vicende di "Casa Gori". E' sicuramente eccessiva, quasi catastrofica eppure, in qualche modo, ben si addice, trova una sua giustificazione nel rituale rissoso di opportunismi, di inconsapevoli cattiverie, di straziate incomprensioni. Se la famiglia può essere una metafora della società, del mondo, noi cerchiamo di indagarla attraverso un nucleo familiare riconoscibilie nella sua annichilente quotidianità. La "Famiglia Gori" sia nel suo primo "festoso" Natale sia nel secondo "funereo" Ritorno e ancor più in questo “rituale di matrimonio con brivido” che chiuderà la trilogia e ne darà l’addio è sempre impegnata a difendere la propria piccola individualità comunicando il disagio d'esistere con il linguaggio frantumato e bastardo di questi anni. La "Famiglia Gori" è sempre lì ad aspettare che il senso della vita torni ad assomigliare il più possibile al modello stabilito dai comunicati commerciali... una banalità disperata che sembra diventare l'unico odore del branco ...la tragedia continua nonostante il nuovo secolo tragedia a cavallo di due secoli.