Tutto pronto per la 25°edizione di Teatro Festival Parma, rassegna che proporrà numerose anteprime nazionali, coinvolgendo ben otto compagnie, con un’affluenza complessiva di circa duecento artisti internazionali e una media di cinque ore di spettacolo al giorno.
Teatro Festival Parma, inserito nella più ampia programmazione del Reggio Parma Festival, si svolgerà al Teatro Due della città ducale dal 26 ottobre al 3 novembre , con il sostegno del Comune di Parma, della Fondazione Monte di Parma, del Ministero per i Beni e le Attività Cultura li, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Parma.
L’attitudine alla quale il Festival non ha mai voluto rinunciare è una prassi di lavoro pionieristico, di ricerca, di anticipazione, mai incline alla facile tentazione di appoggiarsi e affidarsi a mode passeggere.
Eimuntas Nekrosius, Christoph Marthaler, Frédèric Flamand, Alvis Hermanis, sono solo alcuni dei grandi artisti che grazie a Teatro Festival Parma hanno potuto avere una riconoscibilità internazionale oltre che italiana.
L’apertura di questa 25° edizione è affidata a "Wo du nicht bist (Dove tu non sei)", la nuova creazione di teatro musicale della compagnia Nico and the Navigators. Il gruppo berlinese, diretto da Nicola Humpel, in collaborazione con il formidabile ensemble strumentale tirolese Franui, ha elaborato un’opera teatrale sul tema della felicità, all’insegna della musica di Schubert, il compositore malinconico per eccellenza.
Nel corso del Festival la Germania sarà rappresentata anche da Angela Winkler, grande e carismatica attrice, amata interprete del miglior teatro e cinema tedesco, che con "Ein abend mit Angela Winkler. Gedichte und Lieder (Una serata con Angela Winkler – Poesie e canzoni)". L'attrice presenterà un recital di canzoni e poesie tratte, fra gli altri, da Brecht/Weill/Eisler, Else Lasker-Schüler, Ingeborg Bachmann e Shakespeare, trasformandosi, grazie alla sua funambolica versatilità interpretativa, in personaggi sempre nuovi.
Da Wuppertal arrivano Malou Airaudo e Jean Laurent Sasportes, entrambi danzatori, coreografi e protagonisti di punta del Tanztheater di Pina Bausch. "Autant en emporte le temps", creazione che al debutto tedesco ha ottenuto grande successo di pubblico e di critica, è una riflessione ironica e appassionata sul tempo e sulle conseguenze del suo inesorabile scorrere, intessuta con il linguaggio del teatro danza.
L’Italia sarà rappresentata dal regista Massimiliano Civica, al quale, dopo i successi ottenuti nella scena teatrale off, Teatro Festival Parma ha affidato la regia del testo shakespeariano "Il Mercante di Venezia".
Sarà presentato per la prima volta in Italia l’ultimo lavoro del rinomato teatro ungherese Katona Józsefdi Budapest. "Ledarálnakeltüntem (Mi tritano e sparisco)", già insignito dei più prestigiosi premi europei, è una performance potente e visionaria, liberamente ispirata all’opera di Franz Kafka, nella quale la compagnia indaga tutti i possibili significati del teatro, suscitando la risata pur nella tragedia più profonda.
In prima assoluta a Parma debutterà "Edipo 2007 a Colono" di Roger Planchon. Il grande regista e attore teatrale e cinematografico francese, partendo da un classico del teatro greco antico, propone un suo originale intermezzo sull’impossibilità di fare nostra l’essenza profonda delle opere di Eschilo e Sofocle.
Dalla Francia arriva "A Love Supreme", un omaggio a John Coltrane tratto da una novella di Emmanuel Dongala, autore di alcuni dei testi più conosciuti e letti nell’Africa francofona, nell’adattamento di Luc Clémentine.
Tratto da "Marx a Soho" di Howard Zinn, il "Marx a Parma" di Giancarlo Nanni, regista che, sempre attento a cogliere le situazioni più intelligenti e curiose, ha messo in scena questo divertente testo del grande storico americano in una forma antiteatrale.
Le grandi produzioni saranno intercalate da un territorio di sperimentazioni denominato Prototipi, in cui convergono strade inesplorate, sentieri di studio e ricerca; un luogo in cui gli attori danno voce ad autori scomodi, non popolari o inaspettati, e alle loro parole forti, emozionanti e spesso inascoltate. I titoli scelti sono "L’udienza" di Václav Havel, con Roberto Abbati, Pietro Bontempo a cura di Pietro Contempo; "Frozen"di Bryony Lavery con Elisabetta Pozzi, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi a cura di Massimiliano Farau; "Il Capitano Nemo"di e con Paolo Fabbri e "A porte chiuse"di Jean-Paul Sartre con Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri a cura di Anja Rudak.
Teatro Festival Parma quest’anno si avvale di un ulteriore strumento di incontro con il pubblico. Si tratta di uno spazio di confronto on-line, gestito dagli studenti dell’Università IUAV di Venezia, che si propone come laboratorio critico e territorio di relazione con lo spettatore.
Durante il mese di ottobre sarà attivata un’area web inizialmente orientata a formare una sorta di mappa del festival, attraverso un quaderno di lavoro delle prove e l’esplorazione delle varie forme di interazione possibili. Le attività di documentazione e di comunicazione daranno vita ad una pubblicazione quotidiana on-line, preparata come spunto di approfondimento e possibilità di commento per lo spettatore. Durante il festival, il blog diventerà una sorta di osservatorio critico composto da molti punti di vista: una zona in cui sarà possibile incrociare ritratti degli artisti, frammenti di colloqui, sviluppi tematici, e, allo stesso tempo, attraversare e commentare le questioni emerse all’interno degli spettacoli e delle discussioni. A partire dall’inaugurazione del festival saranno inoltre presenti delle postazioni web all’interno del foyer del teatro che permetteranno agli spettatori l’accesso al blog prima e dopo gli spettacoli e sarà disponibile un “bollettino” quotidiano cartaceo che conterrà gli abstract raccolti dalla pubblicazione on-line della giornata.
Info: 0521 208088
www.teatrodue.org
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