Laura C debutterà in prima nazionale a Roma al Rialto Santambrogio
dal 3 all’8 ottobre ‘06. Lo spettacolo denuncia fatti di mafia e 'ndrangheta realmente accaduti e collegati al duplice omicidio Falcone-Borsellino, all’attentato a Roma in via Fauro e in Laterano, a Firenze in via dei Georgofili nel ’93, all’attentato al sindaco di Reggio Calabria Scoppellitti nel 2004 e al più recente attentato al giudice di Caltanissetta Ottavio Sferlazza nel 2005.
Due uomini e una bacinella d’acqua, di fronte a loro si perde il mare. Siamo a Saline Joniche, in Calabria, dove la gente da troppo tempo resta immobile a guardare le atrocità che lo Stato non può o non vuole combattere, in una parola la “ndrangheta”. Il tempo si è fermato, l’aria desertica è sospesa in un’atmosfera di terrore e di speranza. I due protagonisti, Diego e Salvatore, animano questo silenzio con i propri sogni e aspettano qualcosa…
dal 3 all’8 ottobre ‘06. Lo spettacolo denuncia fatti di mafia e 'ndrangheta realmente accaduti e collegati al duplice omicidio Falcone-Borsellino, all’attentato a Roma in via Fauro e in Laterano, a Firenze in via dei Georgofili nel ’93, all’attentato al sindaco di Reggio Calabria Scoppellitti nel 2004 e al più recente attentato al giudice di Caltanissetta Ottavio Sferlazza nel 2005.
Due uomini e una bacinella d’acqua, di fronte a loro si perde il mare. Siamo a Saline Joniche, in Calabria, dove la gente da troppo tempo resta immobile a guardare le atrocità che lo Stato non può o non vuole combattere, in una parola la “ndrangheta”. Il tempo si è fermato, l’aria desertica è sospesa in un’atmosfera di terrore e di speranza. I due protagonisti, Diego e Salvatore, animano questo silenzio con i propri sogni e aspettano qualcosa…
Come Wladimiro ed Estragone in Aspettando Godot di Samuel Beckett fanno del palcoscenico uno spazio di azioni, dialoghi, movimenti, apparentemente fini a loro stessi perché questo qualcosa sembra non arrivare mai; in realtà dietro la storia raccontata nell’immobilità temporale si nasconde una verità sconcertante che i nostri eroi cercano di scoprire. Mentre Beckett non conosceva il suo Godot, Diego e Salvatore sanno con certezza cosa stanno aspettando ed è qui che cronaca e teatro diventa un binomio inscindibile. Ma qual è la storia realmente accaduta?
Laura C è una normalissima nave mercantile che durante la seconda guerra mondiale scompare per sempre nei fondali marini portando con sé alimenti, vestiario, armi e un quantitativo di tritolo incommensurabile destinato alle truppe nazi-fasciste che aspettavano i rifornimenti in Africa settentrionale. L’emergenza guerra ed una cattiva amministrazione degli affari della marina militare hanno occultato per sempre la scomparsa della nave e, soprattutto, ciò che essa trasportava.
Non a caso, nella piece, la Magistratura prenderà il posto del Bambino dell’Aspettando Godot per sottolineare la sua innocenza di fronte ad un sistema che permette complici, ma non intromissioni.
Proprio la Magistratura ha lasciato trapelare la notizia che tutto il tritolo trasportato dalla nostra Laura C sia stato utilizzato per atroci e noti delitti: il duplice omicidio Falcone-Borsellino, l’attentato a Roma in via Fauro e in Laterano, a Firenze in via dei Georgofili nel ’93, l’attentato al sindaco di Reggio Calabria Scoppellitti nel 2004 e il più recente attentato al giudice di Caltanissetta Ottavio Sferlazza nel 2005.
Allo stato attuale non è possibile dare certezze, o almeno questo è stato detto. La verità, in fondo, è un relitto celato negli abissi.