Classica

Uto Ughi infiamma il pubblico della Filarmonica Romana

Uto Ughi infiamma il pubblico della Filarmonica Romana

Il primo concerto della nuova stagione di musica al Teatro Argentina ha scatenato il pubblico dopo un inizio tiepido.

Pubblico delle grandi occasioni per l’inaugurazione del ciclo di Concerti al Teatro Argentina dell’Accademia Filarmonica Romana con il violino di Uto Ughi accompagnato al pianoforte da Marco Grisanti.

Il programma inizia con la Ciaccona in sol minore di Tomaso Antonio Vitali (1663 -1745), di scuola bolognese pubblicò quattro raccolte di Sonate, mentre altri lavori restarono solo manoscritti. Il brano di questa sera è contenuto proprio in un manoscritto scoperto dal grande violinista Ferdinand David e pubblicato nel 1863. Probabilmente lo stesso David ha apportato modifiche al brano originale, il clima “romantico” e alcuni virtuosismi, soprattutto nella parte iniziale, non appartengono certamente all’epoca della presunta composizione ma permettono ad Uto Ughi di fare sfoggio di tutta la sua arte e di conquistare subito la platea.

Il secondo brano in programma è la Sonata n.3 in re minore op.108 di Johannes Brahms, la più popolare delle tre Sonate per violino e pianoforte. Il romanticissimo sviluppo melodico che riprende spesso il tema iniziale è sorprendentemente accattivante, lontano dagli schemi abituali di Brahms. I movimenti sono quattro, tutti resi splendidamente dai protagonisti fino all’esplosivo Presto agitato finale.

Dopo l’intervallo il concerto è ripreso con brani particolarmente congeniali al rapporto affettuoso di Uto Ughi con il pubblico di casa: la Suite popular espanola di Manuel de Falla, la Havanaise in mi maggiore op.83 di Camille Saint-Saens e due brani del “Paganini polacco” Henryk Wieniawski, Scherzo tarantelle op.16 e Polonaise de concert n.1 in re maggiore op.4. Questa parte del concerto ha suscitato l’entusiasmo del pubblico che era rimasto sorprendentemente tiepido dopo la bella esecuzione del brano di Brahms.

L’inossidabile agilità e l’intensa partecipazione del maestro, puntualmente accompagnato da Marco Grisanti, hanno scatenato un oceano di applausi che sono stati premiati con due acrobatici bis: La ridda dei folletti di Bazzini di scuola paganiniana e La campanella dal Concerto n.2 di Paganini.