Teatro

Vita d'Adriano - Dal 24 ott al Teatro della Cooperativa

Vita d'Adriano - Dal 24 ott al Teatro della Cooperativa

Vita d’Adriano - memorie di un cecchettaro nella neve di Giorgio Felicetti in prima milanese al Teatro della Cooperativa di Milano da venerdì 24 ottobre a domenica 2 novembre 2008.

 
Questa è la storia di un uomo, di un operaio e di una fabbrica ma è soprattutto la storia della classe operaia del ‘900 italiano. Vita d’Adriano – memorie di un cecchettaro nella neve di Giorgio Felicetti, in prima milanese al Teatro della Cooperativa di Milano dal 24 ottobre al 2 novembre 2008, è un ritratto che commuove, fa ridere, è un pugno allo stomaco.
 
Una mattina, nel 1940, in periodo di guerra, Adriano Cecchetti, 13 anni, va a lavorare per la prima volta in fabbrica, le Officine Meccaniche Cecchetti di Civitanova Marche e, casualità della sorte, ha lo stesso nome del padrone della fabbrica.
In un’ora di monologo denso, in una lingua che fonde il vernacolo marchigiano e l’invenzione, lo spettatore incontra il ragazzino che entra in  fabbrica e insieme a lui trova un intero spaccato di vita: gli incidenti sul lavoro, gli scioperi, la dignità calpestata ma sempre intatta di tanti operai, la presa di coscienza della classe operaia. Trova anche Augusto, un boxeur che vuole solo coronare un sogno: partecipare alle Olimpiadi di Roma nel ’60.
Trova un’umanità complessa e variegata, un mondo che sembra non esistere più, un mondo fatto di fatica, di treni, di rotaie, di fonderia, di chiacchiere negli spogliatoi: la memoria passa attraverso le parole dell’attore ma senza toni nostalgici.
Poi un giorno, nel 1994, le officine Meccaniche Cecchetti, dove in 90 anni hanno lavorato 50.000 persone, chiudono: la fabbrica è piena di amianto. Tutti a casa. Al posto della fabbrica un centro commerciale, il nuovo che avanza.
Adriano racconta e dalla mattina del 1940 in cui comincia la storia del ragazzino operaio, lo si lascia ad una mattina di oggi, quando si alza di nuovo presto ma per andare dal medico. L’amianto non ha smesso di lavorare.
 
Vita di Adriano è un lavoro nato dall’indagine che Giorgio Felicetti ha condotto sulla fabbrica del suo paese di origine, intervistando gli operai, appuntando i loro racconti fino a partorire una storia che a partire da una, ne contenesse molte, come dice lo stesso autore: ho voluto raccontare quel  mondo, scomparso come Atlantide, e le poche tracce di memoria umana rimaste, sono le protagoniste di questa storia.”
 
E ha deciso di debuttare proprio lì, in quella città davanti agli stessi operai che quelle vicende le hanno vissute:
“Negli occhi di quegli uomini, così scomodamente seduti da chiedere quasi scusa della loro presenza, tra arazzi e poltrone di lusso di un teatro storico, capivo stupore incredulità e orgoglio: essi vedevano la loro vita diventare un monumento grande un’ora. Tutte queste persone mi hanno insegnato il linguaggio della dignità” (Giorgio Felicetti).