Tg satirico per Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese

Tg satirico per Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese

Rocco Tanica, tastierista e anima musicale del gruppo Elio e le Storie Tese, continua nelle sue incursioni televisive. Dopo "Zelig", "Scorie" e "Crozza Italia", ora Tanica (il cui vero nome è Sergio Conforti) propone un programma tutto suo e per farlo indossa i panni del mezzobusto in un telegiornale tra il satirico e il surreale: "Un modo per omaggiare le mie voci di riferimento: Lamberto Sposini, Enrico Mentana e Alberto Bilà", spiega. Dal lunedì al sabato alle 20.30, sul canale Fx della piattaforma Sky, Tanica è il conduttore molto impostato di "Quasi Tg", un telegiornale di 4 minuti che prende spunto dalle notizie del giorno per darne una lettura semiseria. Intorno, dalla sigla allo studio ai collegamenti con gli inviati, tutto è verosimile, tranne che la sigla si conclude con un ruttino e Tanica durante il Tg maltratta i suoi giornalisti e i suoi collaboratori. Tanica, cerca di emulare Emilio Fede? "Ma i miei sono improperi bonari, al massimo ai miei inviati dico "quattrocchi", "cicciabomba", "sei simpatico come uno starnuto in un casco integrale". Per arrivare alle vette raggiunte da Fede ci vorrebbe uno studio troppo lungo e complicato che non è alla mia portata". E quel ruttino nella sigla? "Non me ne ero accorto neanche io, me lo hanno fatto notare. Credo che stia lì a significare che grazie al nostro lavoro le notizie diventano più digeribili. Ma si ascolta anche il miagolio di un gatto, quindi è un gatto che digerisce in quattro minuti". Da dove arriva la sua passione per il giornalismo? "Ho sempre avuto una passione feticistica per i fini dicitori dei telegiornali. Lo dico seriamente. Ma la mia passione nasce dalle imitazioni che Alighiero Noschese faceva di Ugo Zatterin e Mario Pastore: è lui ad avermi insegnato questa possibilità di lettura non seriosa di un telegiornale. Grazie a lui ho guardato i tg con un occhio nuovo". Qual è il suo giudizio sui telegiornali? "Fare il giornalista è un lavoro difficile, perché è difficile mettere d'accordo tutti. Ma mi cadono i calzini quando nei tg nazionali dopo il servizio sul delitto di Garlasco o Perugia, indagato fino al dettaglio più cruento o insignificante, parte quello sull'orsetto o sul tartufo di un chilo piuttosto che dare notizie che ci riguardano più da vicino. Il peggiore comunque è il Tg5: sono rimasto di sasso per il passaggio dall'attendibilità di Mentana al rotocalco imbarazzante della gestione successiva".