Napoli. Non poteva esserci chiusura migliore che “Amazing Grace” per la tredicesima edizione del concerto dell’Epifania all’Auditorium della Rai di Napoli in onda alle 9.05 del 6 gennaio su Rai Uno e in replica su Rai International; il brano, eseguito da una parte del cast composta da Nate James, Mario Biondi, Sal da Vinci, Tullio De Piscopo, gli High Spirits, Saba Anglana, i Five & Joy, è uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese le cui parole furono scritte intorno al 1772 da John Newton, trafficante di schiavi pentito, a seguito di una forte conversione religiosa. Per il suo profondo significato rappresenta un inno alla pace e alla fratellanza ed anche gli artisti sul palco, con le loro diversità, hanno lanciato un forte messaggio in tal senso.
Un’edizione del concerto, come sempre, ricca di artisti molto diversi tra di loro ma che hanno inteso appieno il senso profondo dell’evento che ha spinto Padre Giuseppe Reale e la sua Associazione “Oltre Il chiostro”ad idearlo, in collaborazione con la Regione Campania, la Provincia di Napoli, e il Comune di Napoli e la Fondazione del Mediterraneo: “Napoli, porta del Mediterraneo: è a questa immagine che vogliamo associare questa edizione del concerto, che con l’intreccio sinfonico tra linguaggi musicali diversi ci invita ad intraprendere possibilmente una luce di speranza tra le mille sollecitazioni del nostro tempo”.
La conduzione di Lorena Bianchetti, sempre spigliata e gradevole, ha permesso al numeroso pubblico, di godere appieno dello spettacolo.
L’apertura del concerto è stata affidata all’Orchestra Popolare del Molise, che ha eseguito il brano “Mainarde”, è stata accolta da un’accoglienza molto calorosa; a seguire, dopo una breve esecuzione gospel dei virtuosi americani “High Spirits”, Nate James, il giovane soul-man britannico, molto stimato dalla critica mondiale, conosciuto ed apprezzato anche in Italia per avere duettato a Sanremo con Paolo Meneguzzi, che ha eseguito “Kingdom of Falls”.
Dall’Inghilterra all’Italia con lo stile unico dei Tazenda che hanno eseguito “Domo mia”.
L’incontro tra i partenopei Solis String Quartet ed il francese Richard Galliano ha dato vita ad uno dei momenti più belli del concerto ed, anche tra i più apprezzati dal pubblico; Galliano, peraltro ha ricevuto anche il “Premio Mediterraneo di Creatività 2008”, consegnato dal presidente della Fondazione del Mediterraneo Michele Capasso con questa motivazione: “Per la sua grande originalità con cui ha saputo sintetizzare diverse esperienze musicali in una nuova chiave interpretativa , fatta di improvvisazione e di tradizione mediterranea, consentendo alla fisarmonica di assurgere al ruolo di protagonista nello scenario jazzistico contemporaneo”.
L’esecuzione dei due brani “Mozartango” e “ Interludio e valzer da la “Petit suite francaise” è un concentrato di perfezione e innovazione.
Tom Mcrae e la sua “Got a suit case, got regrets”, anticipano l’ingresso del tanto atteso Mario Biondi che non delude le aspettative degli spettatori ed esegue, in maniera impeccabile, “ Closet o you” e “I love you more”: è proprio il cantante siciliano l’artista più gradito dal pubblico!
Ascoltare dal vivo Alan Parsons(nella foto) che esegue la mitica “Eye in the sky” è un momento magico; l’ingegnere del suono di “The dark side of the moon” ha entusiasmato il pubblico regalandogli anche un secondo brano “Don’t answer me”.
Nel continuo avvicendarsi tra artisti italiani e stranieri c’è stato un momento corale creato da Saba Anglana, Tullio de Piscopo e l’attrice Mary Petruolo che ha letto un brano di Gennaro Matino: le fusioni e contaminazioni stilistiche createsi tra la possente voce di Saba Anglana e le invenzioni percussive di De Piscopo sono state completate dalla voce recitante della Petruolo.
Sal da Vinci propone un “Salve Regina” di enorme intensità eseguita con grande partecipazione.
Ray Wilson, voce dei Genesis al posto di Phil Collins, chiude il concerto prima del gran finale corale, con la splendida voce , ha interpretato “Lemon Yellow Sun” e “Change”.
L’orhestra di Santa Chiara, diretta dal Maestro Renato Serio, ha accompagnato i diversi artisti in maniera egregia.