In USA polemiche per il reality coi bambini

In USA polemiche per il reality coi bambini

Negli Stati Uniti è arrivato "Kid Nation", il nuovo reality firmato Cbs. Il concetto è semplice: prendere 40 bambini tra gli 8 e i 15 anni e spedirli in una città fantasma del New Mexico e vedere come se la cavano ad organizzare dal nulla una neonata comunità. Tutto in stile, si fa per dire, "Il signore delle mosche" il libro capolavoro del premio Nobel per la letteratura William Golding. Lo show, che ha destato non poche polemiche oltreoceano, e la prima è sicuramente: “ma chi sono quei disgraziati di genitori che consentono ai figli una così triste esperienza?”, ruota ovviamente intorno ai caratteri dei 40 prescelti guidati dal conduttore nonché produttore del programma (girato in stile Mtv ma con contenuti in stile Disney) Jonathan Karash. In ogni episodio il Consiglio cittadino, formati da un gruppo prescelto di 4 bambini, decide chi è stato il concorrente o la concorrente che ha lavorato più sodo che vince 20 mila dollari e la possibilità di chiamare a casa. Durante la prima puntata il Consiglio ha scelto Sophia, una ragazzina di 14 anni che è stata in grado di sistemare al meglio la vita in cucina: “Voglio ringraziare il Consiglio cittadino per avere riconosciuto le mie capacità”, ha detto la fanciulla. “Mi dispiace di essere stata un po’ troppo comandina con gli altri concorrenti. Realmente voglio cercare di migliorarmi”, ha aggiunto. E questa ha 14 anni. Immaginiamoci come sarà a 35 o 36. Va beh. Al telefono, parlando con la mamma si è limitata ad un leggero tremolio di voce evitando accuratamente lacrime. E dall’altra parte della cornetta la domanda più intelligente che la genitrice le ha fatto è stata: “Cosa mi regalerai con i soldi che hai guadagnato?” La risposta ci sarebbe, ma poi la “bossy girl” rischierebbe il riformatorio. In ogni puntata il conduttore chiede agli sprovveduti se vogliono abbandonare il gioco. E la prima defezione ha la faccia di Jimmy, 8 anni che ha detto: “Ho realmente tanta nostalgia di casa, sono troppo giovane per questa esperienza”. Ma dai? Ogni concorrente, che durante le puntate lavora e partecipa alla “costruzione” della piccola comunità, percepirà per la sua partecipazione 5.000 dollari. Lo show (registrato quest’estate) dura 40 puntate, tanto quanto i giorni in cui sono stati reclusi i ragazzini. Fonte: Tgcom