La nuova commedia scritta da Gian Carlo Fantò, con la collaborazione di Brunello Mout, si svolge su Joshua, un isolotto “Ad Ovest di Babalù”.
Due estranei – Francesco (Fantò) e Luisa (Martina Bracali) - intersecano le loro vite per un banale errore relativo alle proprie stanze. E se, a un certo punto, viene a mancare la corrente in tutto il resort e ci si trova costretti a trascorrere molte ore senza poter uscire da quella stanza e avendo come unico “riferimento” il petulante animatore del villaggio (la voce è di Ivan Fabio Perna), allora la fortuita conoscenza di due estranei può assumere la forma di due solitudini che si incontrano.
Francesco è reduce da un matrimonio finito male, ma con una figlia che adora; Luisa è una donna insicura e complessata, che non si fida più degli uomini e trova conforto unicamente nelle sue inseparabili pasticche e in ridicoli rituali di rilassamento; eppure Luisa degli uomini ha un bisogno disperato… e così il rapporto tra uomo e donna evolve sotto gli occhi dello spettatore, in tutte le sue tipiche – e atipiche – contraddizioni.
Una commedia gradevole accompagnata da musiche appropriate, ma che sembrano un po’ voler smorzare la chimica e l’atmosfera creata dai due personaggi in scena.
Così, in un ritmo altalenante tra leggerezza e disilluso senso della realtà, la storia tra i due protagonisti si sviluppa verso il finale sul quale entrambi nutrivano le loro (neanche tanto nascoste) speranze.
Prosa
AD OVEST DI BABALù
L'incontro tra due solitudini 'Ad Ovest di Babalù'
Visto il
21-03-2015
al
San Paolo
di Rivoli
(TO)