Musical e varietà
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

“Aggiungi un posto a tavola” La magia si rinnova

“Aggiungi un posto a tavola” La magia si rinnova
La quinta edizione di “Aggiungi un posto a tavola” approda all’Augusteo di Napoli, rinnovando il successo della celebre opera di Garinei e Giovannini, uno degli spettacoli più amati del duo che ha fatto la storia del teatro musicale in Italia… e non solo. Partita dalla sua culla romana, il Sistina, questa sempreverde commedia musicale, scritta insieme a Jaja Fiastri, è forse la più amata e rappresentata nel mondo (ben 45 edizioni per milioni di spettatori di ogni colore e lingua). L’edizione 2009/10 sfodera il suo nuovo cast, sorprendente e accattivante, come una vezzosa signora d’altri tempi che, a trentacinque anni dal suo debutto in società, magicamente non perde mai smalto. Come buona parte delle commedie del famoso binomio, “Aggiungi un posto a tavola” il successo ce l’ha nel dna, nel modo in cui è stata scritta, musicata e costruita (dalle scene alle coreografie), ma bisogna ammettere che questo nuovo allestimento, con il quale il Sistina festeggia i suoi sessant’anni, vede sul palco una compagnia che non fa rimpiangere i team storici. In testa un eccellente Gianluca Guidi nella parte di Don Silvestro, parroco dell’innominato paesino eletto dal Signore a salvarsi dal secondo diluvio universale. Guidi, il cui ruolo è insidioso visto l’inevitabile confronto con il padre Johnny Dorelli, protagonista storico della commedia, recita e (viva Dio!) canta da grande interprete, e seppure la voce ricorda l’illustre genitore, per mere questioni di ‘sangue’, riesce a disegnare il suo vincente e convincente don Silvestro. Enzo Garinei veste per la seconda volta i panni di Crispino, sindaco del paese ed ostinato bastian contrario, con la maestria che ci si aspetta da un signore delle scene quale è. La parte di Consolazione, donna di facili costumi che sconvolge l’armonia della comunità, è affidata a Marisa Laurito, che veste il personaggio della sua verve… dandole tratti ‘limitatamente Lauritiani’. Valentina Cenni è un’eccellente Clementina, la figlia del sindaco innamorata di don Silvestro, e anche se tradisce qualche indecisione nel canto, riesce a recuperare con l’efficacia di un’interpretazione rigorosa e sorridente. Nota sicuramente intonatissima è la presenza di Marco Simeoli, un vero talento nei panni di Toto, l’abbonato del paese che l’intervento divino riscatta facendolo unire in matrimonio con Consolazione; Simeoli canta, si muove e recita in maniera misurata, divertente, impeccabile, dando vita ad un “carattere” che riesce a svelare qua e là i suoi risvolti melanconici. A completare la compagnia i bravi Titta Graziano, Ortensia moglie del sindaco, e Andrea Carli, nei panni del pomposo cardinal Consalvo dalla voce di “pivetta”. In uno spettacolo che è tutto una magia, veri colpi di bacchetta sono le note di Armando Trovajoli, che ormai tutti portiamo nella mente e nel cuore, le magnifiche scene di Giulio Coltellacci, che firma anche i costumi, e le coreografie Gino Landi, storico e ineccepibile collaboratore della ditta G&G. Insomma, successo annunciato e meritato per una meravigliosa favola il cui protagonista, come ha detto Jonny Dorelli, che ha curato la ripresa teatrale della regia di Garinei e Giovannini, è proprio Dio; ma, aggiungeremmo, un Dio meno bacchettone di come ce lo immaginiamo, più vicino agli uomini, anacronistico e innovativo, soprattutto se si pensa che drammaturgicamente è nato negli anni ’70 (… e a Roma!), un Dio il cui volo con ali di colomba, che sul finale si posa sulla spalliera di una sedia a centro scena, continua ad emozionare anche chi lo spettacolo lo conosce bene.
Visto il 15-01-2010
al Augusteo di Napoli (NA)