Fare la recensione di un concerto di Giovanni Allevi non è facile.
Dopo averlo ascoltato , le vibrazioni emotive e sonore interferiscono per ore con le onde cerebrali per cui è necessario aspettare che tutto si plachi.
Un ragazzino macilento , vestito con pantaloni jeans , scarpette da ginnastica, magliettina nera con sopra felpa grigia ed informe , criniera enorme evocativa di pensieri profondi e veloci , occhialetti tipo Peppino di Capri anni ’60 è apparso dal fondo del palco del teatro tenda di Castello Pasquini di Castiglioncello ( LI ) ( tutto esaurito ).
Sembrava una icona del fumettista Charles Monroe Schulz , il padre di Charly Brown : con voce sommessa si è rivolto al pubblico con espressioni verbali concitate per la fretta di placare i propri sentimenti agitando , come solo lui sa fare, le mani sulla tastiera di un grande pianoforte.
Ha iniziato così a suonare le dodici composizioni inedite di “ Joy “ da “ Panic “ a “ New Renaissance “ che l’artista ha registrato nell’agosto del 2006 al termine di una lunga tournée mondiale cominciando a creare una tensione emotiva tra il pubblico immerso nelle sublimi ed insolite melodie , frutto di una tecnica sopraffina e di una genialità musicale eccezionale che gli ha permesso di coniugare musicalmente stili così diversi ( rock, jazz , classico )
Al termine di ogni esecuzione gli applausi erano sempre più scroscianti , di colpo si fermavano ,il pubblico era ansioso di ascoltare le parole pacate, vibranti e filosofeggianti che Giovanni Allevi esprimeva con sommesso struggimento per presentare il brano successivo.
Un mix di musica e parole hanno creato , con effetto esponenziale, un brivido collettivo .
Giovanni Allevi, però, non è solamente un giovanetto con effetto pifferaio magico , ha quasi 40 anni ( è nato nel ’69 ) ed ha già alle spalle un lungo periodo di studi e successi conseguiti in tutto il mondo: diplomato in pianoforte al Conservatorio “ F. Morlacchi “ di Perugia , diplomato in Composizione al Conservatorio “ G. Verdi “ di Milano , laureato in Filosofia con la tesi “ Il vuoto nella Fisica Contemporanea “ ( lui ha pensato di riempirlo con la musica ) , lanciato nel mondo dello spettacolo da Jovanotti , ha già realizzato due album “ No Concept “ e “Joy “ tramite i quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il “ Silver Award “.
Joy è la gioia di vivere sapendo che la musica è una grande spugna che assorbe ed attutisce l’impatto dei nostri sentimenti su i nostri pensieri ; Giovanni Allevi , ragazzo senza tempo , è ‘ l’umano folletto ‘ che esprime gioia e dolore : l’importante è che ci sia ed ognuno abbia coscienza della sua esistenza .
Quest’anno un suo brano , Back to Life ( dall’Album Joy ) è divenuto la colonna sonora per la pubblicità della nuova Fiat 500; Giovanni Allevi ha suonato più volte al Blue Note di New York , in Cina , ad Hong Kong e nel Nord Europa .
Il suo Joy Tour questa estate ha toccato i principali teatri italiani e quindi un plauso per ARMUNIA che è riuscita ad inserire questo prestigioso spettacolo nel suo programma .
Alla fine del concerto , continue ovazioni e richieste di bis accolte con evidente soddisfazione dal concertista che da bravo folletto continuava a correre con le braccia alzate dal proscenio al fondo della scena.
Anche questo un movimento evocativo e struggente : …vado via e torno… rimango per sempre nei vostri cuori con la mia musica…
Questo sentiva il pubblico .
Castiglioncello ( Li) -Castello Pasquini - 21 agosto 2007
Visto il
al
Verdi
di Firenze
(FI)