Sul palcoscenico del Teatro C…

Sul palcoscenico del Teatro Colosseo di Torino approda “Alta società”, il musical con la regia di Massimo Romeo Piparo, interamente tradotto in italiano, tratto dall’omonimo film del 1956, in cui Grace Kelly ha interpretato la sua ultima “fatica” come attrice prima di diventare la principessa di Monaco. La colonna sonora, attraversata dalle pagine più belle e celebri di Cole Porter, rende questo spettacolo ricco di fascino e incuriosisce molto il pubblico, anche se, a tratti, risulta uno spettacolo piuttosto “rumoroso” rispetto all’atmosfera tipica dell’alta società americana del New England che vuole descrivere. La storia è quella della capricciosa ereditiera Tracy Samantha Lord (una effervescente Vanessa Incontrada), una giovane donna apparentemente insensibile alle debolezze umane, ma in realtà capace di grande amore. Alla vigilia del suo nuovo matrimonio con un marito noioso e convenzionale – complice anche la famiglia e due reporter a caccia di uno scoop – si trova a dover fare i conti con i sentimenti che ancora prova per il suo primo marito, Dexter Haven. Vanessa Incontrada, al suo debutto teatrale, non delude il suo pubblico. Magistrale però, è stata l’intepretazione della giovane Daniela Simula nel ruolo della sorellina di Tracy, Dinah: la scena in cui le due sorelle si presentano ai due reporter (Christian Ruiz e Francesca Taverni) sulle note di “Besame mucho” e con un inciso di dialogo interamente in spagnolo, è qualcosa di veramente strepitoso! I cantanti in questo musical hanno tutti delle ottime voci: molto convincente è stato Sandro Querci, che con una sola canzone, è uscito dalla noiosa routine del suo personaggio, Gorge, e ha stupito la sala. Il corpo di ballo (composto dalla servitù di casa Lord) risulta essere funzionale allo spettacolo, quasi il “collante” della vicenda e regala al pubblico notevoli numeri di tip tap. La scenografia racchiude quest’idea di “alta società” in maniera non eccessivamente elaborata, ma sicuramente efficace. Repliche fino al 10 marzo. Torino, Teatro Colosseo, 8 marzo 2007