Prosa
AMLETO

Cominciamo dalla fine . Grand…

Cominciamo dalla fine . Grand…
Cominciamo dalla fine . Grandi applausi , addirittura qualche ovazione di moltissime ragazzine presenti in sala che confermerebbero un grande successo di questo “ Amleto “ targato Alessandro Preziosi. Niente di meno vero : le esternazioni gioiose ed esuberanti del pubblico giovane omaggiano l’immagine televisiva di grande notorietà acquisita dal bello e bravo attore che ha messo faccia ed un ottimo “mestiere “ per interpretare un” Amleto “ ridotto ed adattato da Armando Pugliese . L’operazione ha però trasformato eccessivamente l’opera di Shakespeare stravolgendo la drammaticità sacrale del testo con un susseguirsi farsesco degli eventi . I fitti dialoghi , spesso addirittura poco comprensibili anche a causa di un impianto fonico non adeguato , hanno evidenziato tra il folto numero di personaggi attori di buona levatura come Ugo Maria Morosi ( Polonio) ed Silvia Siravo ( Ofelia ) ; le scene minimaliste sono male illuminate , la musica un sottofondo incomprensibile., molto belli i costumi di Silvia Polidori Mentre mi accingo ad alzarmi dalla poltrona , superata una fila di spettatori ancora frastornati dalla lunga e dolorosa “ dormiveglia “, mi viene spontaneo chiedermi : se Schakespeare è profondo come un oceano , si può contenere in un secchiello ? Teatro Goldoni di Livorno – 25 febbraio 2008
Visto il
al Donizetti di Bergamo (BG)