Appunti per un film sulla lotta di classe
Gli Appunti di Celestini sono il frutto di una riflessione sul significato di “lotta di classe” nell’ambiente contemporaneo. Ascanio Celestini parte dalla storia dei dipendenti del call center Atesia per trascinare il pubblico in una serie di racconti sul lavoro precario e la vita dell’operatore di call center ma anche piccole storie domestiche accompagnati dalle belle musiche eseguite da Roberto Boarini (violoncello), Gianluca Casadei (fisarmonica) e Matteo D’Agostino (autore e chitarrista) in un palco senza alcuna scenografia.
Lo spettacolo si apre con una battuta che è anche una sorta di dichiarazione di intenti per mostrare come Celestini si muoverà all’interno dello spettacolo: il protagonista si dichiara comunista e fa un divertente parallelo con i marziani (menti superiori, crudeli dominatori e frutto della fantasia) che ritornerà più volte nel corso dello spettacolo.
Il lavoro con la bomba in tasca (metafora del contratto a termine), le telefonate al call center di maniaci e razzisti, le vicissitudini del gatto, del fratello e della madre che “pulisce sul pulito” per sentirsi meglio si ricompongono nell’idea di una possibile rivoluzione, fatta da persone in grado di “attraversare i muri” per riscattare l’essere ombra.
Tra le righe si nota la natura di work in progress del testo ma questo non inficia la qualità dello spettacolo. Lo spettacolo è brillante, le battute e i giochi di parole di Celestini divertono e fanno riflettere un pubblico molto caloroso.
Appunti per un film sulla lotta di classe
Genova, Teatro della Corte
2 Maggio 2007 (repliche fino a sabato 5 maggio)
Annalisa Rizzo
L'Orma - www.lormaonline.com
Visto il
al
Verdi
di Pordenone
(PN)