Lirica
ASCESA E CADUTA DELLA CITTà DI MAHAGONNY

Un grande successo , ma più c…

Un grande successo , ma più c…
Un grande successo , ma più che altro è stato raggiunto un importante obiettivo : questo allestimento di “ Ascesa e caduta della città di Mahagonny “ ha dimostrato in modo inequivocabile che l’opera lirica è ancora oggi un’arte palpitante ed attuale capace di rappresentare in modo incisivo e determinante problematiche del mondo attuale. Erano anni , ormai, che veniva posto questo angoscioso dilemma : l’opera lirica paragonabile ad un fossile vivente , nel gran mondo della musica , il musical invece l’espressione artistica più “ pimpante , energizzante e moderna “ per avvicinare giovani a teatro e rappresentare i tumultuosi sentimenti della società attuale. Come ottenere tutto ciò : semplice direi , ma geniale. Combinare , come di fatto è stato realizzato in questo allestimento operistico , la direzione musicale di Jonathan Webb (ha diretto Ascesa e caduta della città di Mahagonny al Deutsche Oper di Berlino)con la rivoluzionaria e giovanilistica regia di Alessio Pizzech che è riuscito a fare muovere sulla ribalta giovani e talentuosi cantanti lirici con i tempi e i ritmi degli attori di prosa. Il testo di Bertold Brecht si è confermato eccezionale per questo esaltante esperimento :scritto nel 1929 colpisce lo spettatore in maniera drammatica per la sua capacità profetica di anticipare i tempi descrivendo le degenerazioni della attuale società dei consumi. Ben venga quindi qualche nuovo autore di opere liriche in vena di riflessioni sulla società contemporanea ! Grandiosa la musica di Kurt Weill che sotto la direzione di Jonathan Webb con un impianto musicale dai frequenti ricorsi al concertato , al corale , alle arie ed ai tratti lirici ha esaltato ,ha scandito e ritmato il susseguirsi delle vicende narrate che si sviluppano con il ritmo incalzante dato dalla sapiente ed innovativa regia. Scene eccezionalmente incisive , a tratti minimaliste , moderne per le soluzioni tecniche adottate che aiutano in modo determinante lo spettatore a seguire e partecipare all’azione corale ( determinante il video art Giacomo Verde ), ottimi i costumi di Cristina Aceti che hanno permesso rivisitazioni epocali con frequenti richiami onirici. Le voci : tutti bravi prima di tutto perché recitanti con tutto il corpo. Ma si , facciamo anche una graduatoria , perché se lo meritano davvero : Stefania Silvestri è stata un’impeccabile Jenny Hill con una voce dal timbro eccezionalmente asciutto ed armonioso contenuto in un’interpretazione da maschera greca e Steven Ebel un Jim Mahoney bravissimo nel definire la moderna vittima sacrificale con la voce tenorile che ricorda solo la lirica che verrà. Ma tra le voci non ci scordiamo di quella (fuori campo e non contante !) di Maurizio Costanzo che ha di fatto interpretato il ruolo del sapiente “ grillo parlante “ proponendo all’inizio di ogni atto le proprie “note a margine “ da lui scritte appositamente per questa Mahagonny. Al termine tutti in scena ( tanti davvero!) , fiori per tutte le signore sul palco , tanti applausi convinti e liberatori : la lirica DEVE CONTINUARE ! Livorno Teatro Goldoni Spettacolo del 19 marzo 2009
Visto il
al Alighieri di Ravenna (RA)