La Compagnia Torino Spettacoli si misura ancora una volta con Agatha Christie, mettendo in scena al Teatro Erba, per tutto il periodo natalizio, Assassinio sul Nilo.
L’allestimento è diretto da Piero Nuti, che guida anche come interprete, un cast affiatato, che comprende anche i giovani Adamtew Cevnja (l’esilarante steward/ tuttofare del battello) e Camilla Balma (la giovane e affascinante ereditiera Kay, destinata a una tragica fine).
Un noir raffinato, in cui dominano suspense, gelosia e vendetta, che vede protagonista un gruppo eterogeneo di personaggi, saliti su un battello in navigazione lungo il Nilo, per i più disparati motivi, ma ognuno con un proprio segreto ben nascosto dietro un’apparente facciata di rispettabilità.
Nella sua sobrietà, l’allestimento scenografico curato da Gian Mesturino appare di ampio respiro e permette gli attori di muoversi agevolmente sul palcoscenico restituendo al pubblico l’impressione di osservare un gruppo di persone che si trova realmente in navigazione lungo le sponde di un fiume, al punto di provare una certa sensazione di “mancanza degli interni” (le cabine, per intenderci, ndr).
Le musiche di Enrico Messina creano la giusta e misteriosa atmosfera, non quanto, purtroppo, il disegno luci, meramente funzionale ai necessari cambi di scena.
La giovane e bella ereditiera Kay Ridgeway ha sposato l'altrettanto affascinante – ma povero in canna - Simon Mostyn (Luciano Caratto), dopo un fidanzamento-lampo. La coppia ora è in viaggio di nozze in Egitto - con la cameriera Louise (Barbara Cinquatti) al seguito - ma viene perseguitata in maniera ossessiva da Jacqueline (Micol Damilano), ex-fidanzata di Simon, nonché migliore amica di Kay. La donna è intenzionata a rovinare la luna di miele dei neo-sposi con ogni possibile azione di disturbo.
La prima sera a bordo del battello, al termine di un’isterica scenata di gelosia, Jacqueline estrae una pistola di piccolo calibro dalla borsetta e spara a Simon. La ragazza, sotto shock, viene subito portata nella sua cabina, sorvegliata a vista tutta la notte dalla dolce Christina Grant (Roberta Belforte), in viaggio con l’arcigna congiunta, signorina ffoliot-ffoulkes (la divertentissima Patrizia Pozzi), che non vede di buon occhio la nascente simpatia tra la sua giovane protetta e il verace William Smith (Stefano Fiorillo), ma soprattutto le convinzioni del giovane contro ogni forma di capitalismo. Anche quest’ultimo, però nasconde un segreto…
Nel frattempo, il dottor Bessner (Domenico Berardi) accorre per prestare le prime cure a Simon: non potendo estrarre il proiettile dalla gamba fratturata, gli immobilizza l'arto con una stecca d'emergenza. Ma la pistola che Jacqueline aveva gettato a terra dopo avere sparato, scompare misteriosamente, e qualche ora più tardi Kay Ridgeway viene trovata morta, uccisa da un colpo di pistola alla tempia.
La crociera si trasforma in una caccia all’assassino, guidata dall’intuito del canonico Pennefather (Piero Nuti, nei panni a lui congeniali del ponderato risolutore di enigmi, ndr), che si concluderà in un modo anche più tragico e inaspettato.