Musical e varietà
AVENUE Q

“Avenue Q”: anche nella sfiga la vita sorprende

“Avenue Q”: anche nella sfiga la vita sorprende
Tema dominante di “Avenue Q” è il sogno. I tanti sogni nel cassetto di ciascuno di noi. C’è chi passa molto tempo a cercare di realizzarli, chi addirittura trascorre la vita cercando di capire quale sia il proprio sogno. L’importante è non mollare mai e affrontare la vita tranquillamente. Anche nelle sue mille difficoltà che fanno di ciascuno di noi, a suo modo, uno “sfigato” che a volte non ha neppure voglia di reagire. Ce lo dimostrano tante questioni scottanti che dominano la cronaca di oggi:la disoccupazione, il razzismo, l'omosessualità. Temi che spesso si preferisce nascondere. E’ giusto, invece, non avere peli sulla lingua. E andare avanti per la propria strada. Ce lo dicono i pelosissimi personaggi, tutti residenti in Via della Sfiga: Princeton, laureato in Storia dei Grammofoni; Kate, carina, dolce e simpatica ma senza un fidanzato; Rod, che sogna sempre il suo migliore amico sotto la doccia; Trekkie, preoccupato solo della propria veloce connessione web che significa libero accesso ai siti porno; Lucy, avvenente cantante di night club; Brian, con il sogno di fare il comico ma che non riesce a far ridere nessuno; X-Mas Eve, venuta dal Giappone per ritrovarsi a lavorare in un ristorante cinese; Gary, ex bambino prodigio oggi portinaio; Nicky, infine, che non ha un lavoro, anche perché non ne ha bisogno visto che scrocca l’ospitalità di Rod. Certo, sarebbe bello poter tornare tutti ai tempi spensierati del liceo, senza troppe preoccupazioni di lavoro, tasse o anche di cuore, ma la vita è così, irta di insidie, e quando ci sembra di non poter andare avanti possiamo sempre ricorrere nell’aiuto agli altri, a chi, nonostante tutto, è incredibilmente più sfigato di noi. Allora sì che la vita ci sorprenderà. Uno spettacolo pelosamente divertente, irriverente, graffiante nell’ironizzare su temi che spaventano per abbatterne i tabù senza mai cadere nella volgarità. E tecnicamente superbo. Davvero strabilianti le capacità di tutti i protagonisti. Nella loro estensione vocale ma, ancora di più nell’affiatamento espresso nel linguaggio corporeo. Perfetto il sincronismo che consente a più artisti di dare insieme vita ad uno stesso pupazzo o di dare voce a uno mentre le braccia esprimono i contemporanei movimenti di un altro. E notevole l’interscambiabilità tra gli stessi protagonisti che impersonano più di un pupazzo a seconda delle circostanze. Davvero il massimo dei voti a tutto il cast questa volta e, su tutti, Gabriele Foschi (Princeton e Rod), Elena Nieri (capace di alternare in pochi istanti e senza la minima storpiatura la voce dolce della brava ragazza Kate e quella sensuale della vamp Lucy), Mauro Simone e Laura Bagnato che insieme animano Trekkie, Mrs T, Nicky e gli Orsetti dei Pensieri Cattivi. I pupazzi sono disegnati da Arturo Brachetti, mentre la traduzione italiana e la regia sono firmate da Stefano Genovese.
Visto il 24-11-2009
al Politeama Genovese di Genova (GE)