Andare a teatro e perdere il proprio senso critico, il maturo distacco, la smaliziata esperienza e ritrovarsi seduto con un sorriso tra la meraviglia ed l' ebetismo come un bambino davanti ad una magia.
Questo è quello che succede al pubblico che guarda “Bastard!” di Duda Paiva.
La storia, ispirata al romanzo “Il rubacuori” di Boris Vian, narra di un giovane artista che si risveglia, ben vestito e sbronzo, in una discarica. In mezzo alle immondizie fa la conoscenza di Clementine, una donna-pupzzo senza gambe, Bastard un uomo-pupazzo demente, un cavallo cantante, un gatto nero chiamato Rumba. Tralasciando la trama, per non rubare la sorpresa allo spettatore, abbiamo di fronte un artista eclettico e bravissimo: danza meravigliosamente, manipola i pupazzi, recita, passa dal fine umorismo alla demenzialità, dall'atmosfera poetica alla claustrofobia.
Le immagini si moltiplicano creando effetti di specchio nello specchio attraverso l'utilizzo sapiente ed innovativo delle proiezioni. Quest' ultime non si discostano dalla concretezza della scena ma fungono da spazio onirico dove il protagonista entra e a fatica esce.
Questo spettacolo è la dimostrazione che oggi in Europa, quando uno spettacolo si basa prevalentemente sulla parola, fa fatica a varcare i confini. Qui ci troviamo di fronte a poche parole ma a moltissima umanità.
Approdato a Torino per la scorsa edizione di Teatro a Corte, ora replica per il TPE al teatro Astra. Gli spettacoli internazionali costano, per un teatro sono una grande scommessa, ma questa è vinta di sicuro e la sala strapiena lo testimonia.
Intrattenimento
BASTARD!
L' incanto e la ricerca.
Visto il
25-01-2013
al
TPE Teatro Astra
di Torino
(TO)