Prosa
TO BE OR NOT TO BE CHAPLIN

Essere Charlie, Essere Chaplin.

Essere Charlie, Essere Chaplin.

Chaplin detto Charles. Due volti, due anime “appese ad un filo”: un cappio al collo. I piedi puntati sull'orlo del patibolo, il respiro a raccontare “il” dramma che diventa copione di una storia: non il racconto del celebre attore, di colui che tracciò "il solco" nel paese delle meraviglie della cellulosa cinematografica.

La pièce non è la biografia dell’attore inglese, ma una ricerca del suo "Io" interiore che comanda l’universo artistico celato al di sotto della “maschera”. È la storia di Charles detto Chaplin, dell'antieroe che umanizza il mito. Tutto inizia proprio da un cappio appeso al collo, dai piedi puntati sull'orlo del patibolo, dal respiro a raccontare un dramma tragicamente ironico ma non scevro di momenti allegorici.

Essere o non essere? Oppure: Essere Charlie, essere Chaplin? Parafrasando il celebre aforisma shakespeariano la storia snocciola attraverso frame talora esilaranti, talvolta ironici con punte di sarcasmo il tribolante conflitto tra due anime, due facce della stessa medaglia, un Giano mitologico che detta le rime e, come un metronomo, scandisce il ritmo del tempo.

L’allestimento scenico rasenta l’essenzialità: è tutto un chiaroscuro dove il corpo dell’attore è la vera scenografia. Le pregevoli musiche sono frutto della collaborazione con la ensemble strumentale dei Solisti Dauni, studiata nei particolari e protagonista in scena, non solo riempimento come spesso accade. L’attore, Giuseppe Rascio, nella sua mimica corporea catapulta gli spettatori negli anni del cinema muto: è Chaplin, non semplice imitazione di un maestro, ma allievo che ha studiato i segreti del suo mentore e li ha fatti propri, portando sul palco il “suo” Charles, e lasciando all’immaginazione del pubblico il Charlie Chaplin inimitabile.

La storia è un sussulto continuo di flash sulla vita dell’attore, a libera interpretazione dell’autore Francesco D. Nikzad, che ne coglie gli squilibri e le fragilità dell’uomo; l’accorta regia di Roberto Galano amalgama e serve un piatto scenico succulento, oltre la prelibatezza.

To be or not to be? È la storia di Charlie Chaplin noto come  Charles Spencer Chaplin. Questo è tutto.

Visto il 08-11-2014
al Dei Limoni di Foggia (FG)