Danza
BIANCANEVE

Parma, teatro Regio, “Biancan…

Parma, teatro Regio, “Biancan…
Parma, teatro Regio, “Biancaneve” coreografia di Angelin Preljocaj BIANCANEVE, SEMPRE BIANCANEVE Angelin Preljocaj si conferma capace di rielaborare in chiave moderna e visionaria un soggetto molto conosciuto, donando nuova linfa alla magia che ha incantato generazioni di adulti e bambini e, soprattutto, rivelando spunti di attualità e guardando la “favola” con un occhio contemporaneo che ne esalta alcune tematiche. La scenografia è funzionale alla coreografia, praticamente perfetta nel trascinare lo spettatore in un mondo incantato, passando dai meandri del castello alle nebbie misteriose che avvolgono i maestosi alberi del bosco, dai brividi dello specchio tenebroso e rivelatore alle miniere spettacolari dei sette nani. I costumi di Jean Paul Gaultier rappresentano al meglio un mix vertiginoso di passione e paura, tradizione e modernità, sadismo e dolcezza, dove nessun particolare è insignificante o trascurato ma, al contrario, valorizzato al massimo. La Musica di Mahler conduce dolcemente per mano lo spettatore durante i momenti più romantici e struggenti, mentre lo scuote bruscamente e lo fa rabbrividire in quelli più drammatici e cupi. Scene indimenticabili il parto della regina madre, che muore dando alla luce Biancaneve, la danza di corteggiamento dei principi per contendersi le attenzioni della bella principessa, le evoluzioni acrobatiche dei sette nani imbragati in cavi da scalata, l’incedere della matrigna in costume sadomaso accompagnata da due ballerini-gatti di grande efficacia, l’avvelenamento con mela senza esclusioni di colpi, i mimi che danno ad un enorme telo nero incorniciato un coordinatissimo effetto specchio-delle-mie-brame. Dolce e poetico il risveglio ‘amoroso’ di Biancaneve. Un balletto che svela il senso della favola e che, al tempo stesso, è capace di mostrare l’abisso dove ciascuno può essere attirato. La coreografia di Preljocaj è dinamica e passionale, appassionante, basata su una sua cifra stilistica consueta, che, qui, appare meno nuova rispetto a precedenti lavori, meno ispirata seppure sempre convincente. Una decina di minuti di applausi del numeroso pubblico ha salutato gli interpreti, tra cui si è distinta un’azzeccatissima matrigna-strega cattiva interpretata da Emma Gustafsson. Una serata di grandi emozioni, dove il balletto Biancaneve ha lasciato più di uno spettatore a bocca aperta. E sorprendersi è divenuto sempre più raro, purtroppo. Con Biancaneve si chiude la stagione 2009 di ParmaDanza, che ha spaziato tra vari generi di danza, presentando spettacoli di altissimo livello. Ora l’attesa è tutta per il Festival Verdi, il cui cartellone verrà presentato in giugno a Roma. Visto a Parma, teatro Regio, il 28 maggio 2009 TITO PONZI e FRANCESCO RAPACCIONI
Visto il
al Regio di Torino (TO)