Civitanova Marche, teatro Ros…

Civitanova Marche, teatro Rossini, “Buenos Aires Hora Cero” con Union Tanguera PENSAVO FOSSE UN BALLETTO E INVECE ERA (QUASI) UN CONCERTO Gli artisti riuniti sotto il nome di “Union Tanguera” appartengono alla generazione di ballerini che hanno accompagnato la rinascita del tango a Buenos Aires, alla fine di un periodo politico fosco e senza democrazia, quando ancora era lontano il tracollo economico dell'Argentina, quindi un momento di speranza e di fiducia. In quest'ottica lo sguardo sul passato è consapevole e più predisposto alla positività ed il tango che ne nasce è coreograficamente a metà tra modernità e tradizione, nel tentativo di rinnovare una danza che, non solo il Argentina, è tanto popolare. Le coreografie di Claudia Codega e Esteban Moreno sono eleganti e sensuali, rendono omaggio al passato dei movimenti tangueri ma rivolte verso il futuro, con prese inusuali, improvvisi e spiazzanti cambi di direzione, passi aerei, movimenti particolari che però in parte mitigano il fascino (e la filosofia) di questo ballo. Infatti il momento più alto e coinvolgente è il bis, concesso con un tango di tradizione. Per il resto le pur interessanti coreografie, accompagnate da un grande sfoggio di costumi e da luci poco curate e poco fantasiose, si perdono nel “mare” dei brani suonati. Suonati con molta perizia, questo va detto, dai Los Cosos de al Lao. Con pignoleria, forse esagerata, mi sono segnato la scaletta: 10 brani suonati e 11 danzati, troppo spazio alla concertistica. Ne consegue che il ritmo del balletto è frammentario, scollato, tanto da sembrare un fenomeno episodico (sembra di essere a un concerto in cui alcuni momenti musicali sono interpretati dai ballerini, un po' come accade alla ripresa televisiva del concerto di capodanno da Vienna). Eppoi suona come uno strano scherzo del destino che proprio a Civitanova si sia rotto durante la recita il bandoneon, costringendo ad un intervallo non previsto per reincollare un pezzettino di legno: il bandoneon è una specie di fisarmonica e a pochi passi c'è Castelfidardo, la patria mondiale di questo strumento. Teatro tutto esaurito, fino negli ultimi posti della galleria: il tango è, evidentemente, di moda. Visto a Civitanova Marche, teatro Rossini, il 20 luglio 2007 Francesco Rapaccioni