Martedì 16 settembre presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma, la Gran Orquesta TangoVía Buenos Aires, sotto la direzione del pianista César Salgán, presenta la serata “Tangos A Fuego Lento”, che prosegue l’affascinante rassegna dedicata al mondo del tango, in scena in queste settimane nelle sale del Parco della Musica.
Il concerto è dedicato al grande pianista, arrangiatore e compositore Horacio Salgán, che insieme ad Astor Piazzolla, è il musicista più importante di tutta la storia del tango. Creatore di uno stile brillante e originale, è autore di classici come quello che dà il titolo alla serata: A fuego lento.
A presentare e dirigere il tutto è il figlio di Horacio, César Salgán, il quale sta proseguendo degnamente l’opera del padre, salvando insieme alla Grande Orchestra TangoVía Buenos Aires, materiali di enorme valore musicale.
I tanghi presentati non sono dei più struggenti: lo stile è quello degli anni Quaranta e Cinquanta, ritmato e fantasioso e si alternano brani solo strumentali ad altri cantati da Marcelo Tommasi, interprete con la voce e col volto, caratterista oltre che cantante, mentre César al piano insieme ad Esteban Falabella alla chitarra, incantano la platea riproponendo il mitico duo Horacio Salgán – Hubaldo De Lio. Ma il concerto propone anche pezzi e arrangiamenti di Horacio Salgán rimasti inediti per decenni e tiene continuamente viva l’attenzione dello spettatore, in un’esecuzione davvero coinvolgente e di grande qualità.
Ad animare la scena, in alcuni momenti, sono due coppie di ballerini di stili ed epoche differenti: Rosa Forte e Carlos Pérez, sperimentati ballerini e insegnanti (non più giovanissimi), hanno ereditato lo stile dei mitici milongheri degli anni Cinquanta mentre Regina Chiappara e Martín Borteiro sono degni esponenti dell’attuale generazione tanghera. Annunciato come uno stile di ballo “puro” dallo stesso César Salgán, quello della prima coppia è un tango dall’abbraccio stretto e saldo: sebbene i due non siano sempre leggeri ed agili, qualche passo malfermo e qualche errore sono forse solo segno dell’emozione con cui ancora si esibiscono. Il braccio di lui è teso e fermo, i piedi sono morbidi sul pavimento e ne emerge un tango pieno d’amore, espressione di una grande sintonia. La seconda coppia rispetta, seppur in un abbraccio più ampio, che consente evoluzioni e dinamiche di notevole effetto, lo stile elegante e pulito di tutta la serata.
Roma, Auditorium, 16 Settembre 2008
Visto il
al
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
di Roma
(RM)