Molti applausi per la nuova edizione del musical “Cabaret”, adattamento e regia di Saverio Marconi, in scena al Teatro della Luna di Milano.
Ed entrando in sala, lo spettatore si trova davvero immerso nelle atmosfere del Kit Kat Klub, il locale notturno dove è ambientata la vicenda di Sally Bowles. Non manca proprio nulla del cabaret in stile Anni Trenta: tavolini illuminate da lampade rotonde, sedie, cameriere e camerieri ammiccanti e disinibiti che servono l’aperitivo al pubblico, l’orchestra dal vivo (rigorosamente in mutande!).
Le luci in sala si abbassano e la platea tutta riceve il benvenuto al Cabaret dal Maestro delle Cerimonie, magistralmente interpretato da Christian Ginepro: la figura che fa da fil rouge all’intera vicenda, nonché il vero mattatore della scena.
Protagonista dello spettacolo nei panni di Sally Bowles è Michelle Hunziker, per la quale non è giustamente auspicabile un paragone con l’interpretazione di Liza Minnelli, che rese celebre la versione cinematografica firmata da Bob Fosse (1972).
Purtroppo Michelle esplode, dando il meglio di sé anche nel canto, solo alla fine dello spettacolo (“Questa volta” e “La vita è un cabaret” sono interpretazioni da ricordare). La showgirl affronta con la giusta grinta il suo personaggio, ma questo è un ruolo che solo a tratti le calza a pennello: è una Sally perfettamente sbarazzina, ma dal cinismo pressoché artificioso.
Il resto del cast brilla nella recitazione, ma non nel canto, nel quale spiccano ovviamente Christian Ginepro e Silvia Di Stefano, che conferma ancora una volta le sue doti vocali accattivanti.
Michele Radice è un convincente Cliff Bradshaw; molto affiatati Silvana De Santis e Gianluca Ferrato, che offrono al pubblico un’ottima prova d’attore.
L’indicazione registica che sembra arrivare allo spettatore che assiste a questo spettacolo è orientata alla riflessione. Questo è uno dei pochi musical di cui posso dire che non suscita grandi emozioni, ma ti porta a riflettere. E se questo era davvero l’intento, ancora una volta la Compagnia della Rancia ha colto nel segno.
Assago (Milano), Teatro della Luna, 3 febbraio 2007
Visto il
al
Il Sistina
di Roma
(RM)