Danza
CANTICO DEI CANTICI

La poesia del gesto di Virginio Sieni

La poesia del gesto di Virginio Sieni

Il ”Cantico dei Cantici” di – uno dei coreografi italiani più innovati della danza contemporanea – è uno spettacolo che viaggia nel tempo, ritorna agli albori della nascita dell’uomo e dell’oralità. Movimenti continui si intrecciano e si fondono, si frantumano e si sciolgono nella penombra dorata. Braccia che diventano rami, gambe che si agitano come onde in una natura idilliaca.
Una danza leggera e decisa in cui il vuoto – protagonista di altri spettacoli e riflessioni del coreografo fiorentino – diventa corpo materialeche evoca il fascino dell’amore e della natura antica, con tratti di erotismo che si sublimano nella poesia di gesti fluidi e minimali. Gli otto capitoli del testo biblico a cui si ispira lo spettacolo, si trasformano otto momenti che alternano scene più intime e sensuali a danze corali in un continuum di movimenti ripetuti, di torsioni e piegamenti.

Coreografia delicata e intensa

La luce del tappeto di foglia d’oro si riflette sulle schiene e sul torace dei danzatori – Claudia Caldarano, Luna Cenere, Giulia Mureddu, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Davide Valrosso – che appaiono in scena prima a coppie, poi in risonanti circonferenze, si distendono sul pavimento e si ricongiungono l’uno di fronte all’altro.
La scenografia e i costumi poveri danno forza e risalto alla coreografiadei sei danzatori, fatta di gesti danzanti, nei quali l’estetica del movimento crea atmosfere rarefatte e sublimi, come se la stessa gravità del corpo vibrasse leggera nei passi a piedi nudi che si articolano sulla foglia d’oro precisi e fluidi.



Questo gioco delicato di unità e dissolvenze si fonde con il suono del contrabbasso di Daniele Roccato che, dal centro della scena, infrange il chiaroscuro in cui è immerso e diffonde acuti penetranti, alternando melodie stridule a suoni più rarefatti e minimali.
Il pubblico assorbe le energie mistiche della performance che avrebbero avuto una risonanza più profonda se l’esecuzione fosse avvenuta in spazi circolari e ravvicinati. È una danza che dà respiro all’intimità, combina il singolo al molteplice e rende vivo il gesto che conquista la presenza in scena, fondendosi con il vuoto dell’aria.

La comunità del gesto

Al termine dello spettacolo Sieni sale sul palco, ringrazia il pubblico e lo rende partecipe dell’ideazione di questa performance, presentando il suo ultimo progetto Il mondo salvato dai Pulcinella – parafrasi del mondo dei ragazzini di Elsa Morante – che coinvolge cittadini e performer di ogni età in una danza collettiva, basata anch’essa sulla pratica di gesti minimi e momentanei, da cui emerge consapevolmente l’individualità del singolo che si dona alla Comunità del gesto e ai suoi spettatori.

Visto il 07-03-2018