Il conte Gaddo della Gherardesca , Bolgheri ( un grande territorio della Toscana nel comune di Castagneto Carducci ( LI) dove vengono prodotti vini unici come il famosissimo Sassicaia) ,Massimo Ranieri , un cantante italiano eccezionale per voce temperamento e cuore. Mettete tutto insieme in una bella serata di luglio davanti ad un pubblico entusiasta di oltre 5000 persone sedute e viene fuori ,come per magia ,uno spettacolo ( Canto perché non so nuotare …da 40 anni ) che già da tempo sta riscuotendo grande successo in molte platee dello Stivale.
Cosa c’è di nuovo, allora ?
Un effetto sinergico proveniente dal mix magico musica, prodotti d’eccellenza , vino , ambiente ed ospitalità squisita che ha donato allo stesso concerto del grande Massimo Ranieri un sapore nuovo e forse irripetibile.
L’istrione partenopeo , galvanizzato da un simile contesto , ha ripercorso sul palco dell’Arena Mario Incisa della Rocchetta , realizzata in tempi da record in una vasta aerea agricola vicina alla suggestiva chiesetta di San Guido ed al famosissimo viale così declamato dal Carducci (I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar…), la propria carriera canora , che lo ha reso famoso nel mondo Un percorso artistico lungo oltre 40 anni , condensato in uno spettacolo , lungo ,articolato , complesso , coadiuvato da un’orchestra fatta di sole donne , professioniste di eccelsa qualità ed un corpo di ballo realizzato con sei bellissime ballerine che hanno sfoggiato ritmi e costumi intriganti ,ammiccanti e bellissimi da vedere. I testi dello spettacolo sono dello stesso Massimo Ranieri e di Gualtiero Peirce , le coreografie di Franco Miseria ed i costumi di Giovanni Ciacci.
Un lavoro articolato fatto di notizie autobiografiche sussurate e talvolta sofferte , seguite da balletti , canzoni e prestazioni ginno-ritmiche dello stesso Massimo che hanno messo in evidenza una fisicità eccezionale per un giovane …quasi sessantenne. Ma che voce ! Espressiva , suadente ed allo stesso tempo potente e cristallina che scorre ancora agilmente tutto il pentagramma musicale come tanti anni fa , regalando sogni ed emozioni ad un pubblico incantato che , sotto un cielo stellato, intonava a squarciagola le strofe più incisive. Un pifferaio magico capace di evocare a suo piacimento negli ascoltatori sentimenti che si esprimevano prontamente con applausi , grida di approvazione e ritmi corporei cadenzati alle musiche del momento .
Massimo Ranieri non si è risparmiato : energia a profusione espressa con un repertorio completo dei suoi successi e di successi di tanti altri famosi colleghi ( Battisti, Lauzi, Battiato , Endrigo ,Paoli, Aznavour, Bindi , ecc) e con balletti spettacolari e variopinti (perfino un tip tap con Federico Pisano un giovanissimo talento del ballo ). Un finale con tutto il pubblico in piedi trascinato da un sound partenopeo –senegalese espresso dalle voci duettanti di Massimo Ranieri e del cantante senegalese Badarà Seck.
Perché le cose belle ed i sentimenti si trovano in espressioni che travalicano linguaggi e razze.