La rassegna operistica delle Terme di Caracalla rappresenta per il patrimonio culturale italiano un baluardo da difendere e, soprattutto, migliorare.
Infatti è con stupore e rammarico crescente che , negli ultimi anni, ho assistito , nella magnifica cornice di resti termali romani, ad opere non proprio degne d’eccellenza e merito.
Potete comprendere la mia, seppur lievissima, diffidenza nell’avvicinarmi alla Carmen.
L’opera, presentata nella versione ridotta, procede con una certa indolenza e lentezza da siesta pomeridiana, il che può anche essere interessante visto il contesto del primo atto. Ma la dinamica non è mutata col mutar delle scene, quindi ne si evince che, malgrado la direzione sensibile ed armoniosa del M° Chichon, l’indolenza prima notata è una spina dolente che ci accompagnerà fino al calar della tela,
salvo lasciar intravedere barlumi di vero gioco, brio musicale, brillantezza di voci nel II atto, all’arrivo di Dancairo e Remendado, in ordine Gabriele Ribis e Mario Bolognesi.
La grana vocale di Carmen, Irini Karaianni, secondo un gusto puramente personale, mancava di forza, di agilità e di centratura che facevano perdere incisività al personaggio, ma ad onor del vero, era l’unica che padroneggiava la scena con morbidezza, ciò che risuonava nella sua voce si rispecchiava nel suo corpo, e qui spenderei due parole di lode per i cantanti che seguono dei buoni maestri di recitazione.
La regia, oltre alla bellissima scenografia: versatile, sorprendente ed elegante, non mi sembra particolarmente innovativa e mentre orchestra bene le scene collettive si perde in didascaliche sibologie del tutto gratuite.
Insomma i tagli al F.U.S. tolgono ossigeno ai grandi enti produttori e questo può influire sul risultato ma credo che l’opera in questo momento debba prendere lezione di umiltà, tornare alle persone, pensare gli allestimenti non solo per gli addetti ai lavori che non guardano l’opera ma i suoi errori, pronti a puntare il ditino, e le impellicciate ed annoiate signore che domani lasceranno il posto… a chi?
C’è molta curiosità culturale intorno a quest’arte, accogliamola senza snobbismo.
Roma
Terme di Caraccalla
31/7/09
Visto il
al
Terme di Caracalla
di Roma
(RM)