“A cena con amici” – in scena al Teatro della Cometa fino al 6 febbraio 2001 - ha il pregio di analizzare un evento traumatico in una situazione di instabilità affettiva, ma di stabilità amicale. Nei rapporti di coppia e nei rapporti tra coppie la separazione crea inevitabilmente ed irrimediabilmente dei cambiamenti decisivi.
Come affrontano i coniugi la separazione? Come la vivono gli amici? E’ questo che si chiede l’autore del testo.
La commedia di Donald Margulies, nella rilettura proposta da Paolo Zuccari che italianizza la storia, pone a confronto le varie tesi dei protagonisti. I due coniugi che si separano avvertono il bisogno di chiarire agli amici la propria posizione, di non essere “condannati” dalla coppia amica.
Ci sarebbe da parlare anche degli effetti della separazione sui figli (che ci sono ma non compaiono mai in scena) ma la commedia lo tralascia.
Alla fine quello che è diventato un avvenimento che riguarda più soggetti, viene riportato nelle dinamiche della coppia.
E’ la coppia che deve cercare, e in se stessa, le risposte che non possono venire da altri. Ed è un errore credere che la sua forza venga da stampelle esterne; il legame è, e resta, un legame tra due persone.
La commedia - ben interpretata da Paolo Zuccari (interprete oltre che regista), Paolo Giovannucci, Antonella Attili, Elodie Treccani - ha colto nel segno ed abbiamo assistito a discussioni vivaci tra gli spettatori nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo. Due persone alle nostre spalle quasi litigavano ponendo le proprie dinamiche di coppia a confronto con quelle viste sulla scena. A dimostrazione che questa pièce, attuale e coinvolgente com’è, ha colto nel segno.