Prosa
DIARIO PERPLESSO DI UN INCERTO

C'era una volta Alice... in musical

C'era una volta Alice... in musical

C’era una volta, nell’Inghilterra del 1865, un’opera letteraria molto singolare, una narrazione fantastica che giocava con disinvoltura e arguzia con regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche, un racconto che criticava la vita adulta, proponendo quale via di fuga la fantasia e l’ottica dei bambini, il modo con cui essi guardano la vita. A quel tempo il reverendo Charles Lutwidge Dodgson,  matematico, scrittore, fotografo e logico britannico, divenuto famoso con lo pseudonimo di Lewis Carroll, non sospettava che le sue opere immaginarie sulla piccola Alice, argute e solo apparentemente destinata ad un pubblico di lettori bambini, sarebbero divenute intramontabili classici letterari. Di Alice non si contano le traduzioni e le riscritture, gli adattamenti, le versioni filmiche o a cartoon, non ultima quella della Disney, i fumetto e i videogiochi, ed ovviamente numerose sono le trasposizioni teatrali, memorabile il visionario allestimento di  Lindsay Kemp… Ora Alice è anche un musical made in Italy, prodotto dalla milanese Ready to Go, che porta in giro sui palcoscenici italiani “la favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini… la poesia del mondo infantile…”. Il family show, accolto con entusiasmo dal pubblico del partenopeo Teatro Bellini, nasce da un’idea di Enrico Botta, che dello spettacolo firma la collaborazione alla regia e ai testi, e Annalisa Benedetti, eclettica artefice di scene e costumi. Regia e coreografie portano la firma dell’acclamato Christian Ginepro, di lui ricordiamo la recente versione in musical di Robin Hood con Manuel Frattini, mentre le coinvolgenti musiche sono di Giovanni Maria Lori. La complessa opera di rielaborazione dei testi è stata affidata all’autore-regista partenopeo Eduardo Tartaglia; attingendo da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, Tartaglia è riuscito abilmente a modernizzare il racconto, a renderlo più vicino ai nostri tempi, arrivando perfino a qualche eccesso di contemporaneità, senza alterarne la cifra fiabesca e sognante. Ma la vera forza dello spettacolo è il cast, un nugolo di attori-cantanti-danzatori tutti di grande talento e abilità. Il Mago Antonio Casanova-Cappellaio Matto incanta con le sue prestidigitazioni e con la sua interpretazione un po’ sognante; Roberta Faccani (ex solista dei Matia Bazar) è una Regina di Cuori impetuosa e dalla voce imponente e policroma;  Laura Galigani è una dolce, curiosa e moderna Alice da grande; nel ruolo di Alice da piccola si alternano invece ben quattro giovanissime interpreti Angelica Cinquantini, Elena Idini, Zoe Nochi e Mariliana Petruzzi; bravissimo e poliedrico nel ruolo del Coniglio Bianco l’ormai noto Gabriele Foschi, giovane e talentuoso interprete di tanti musical prodotti in Italia da “Grease”, al fianco di Lorella Cuccarini, a “Rent”, a “Full Monty”; Diego Casalis e Nicola Ciulla sono Priccio e Sticcio, i due fratelli evasi ricercati dalle guardie della Regina di Cuori, così bravi, divertenti e in sintonia da sembrare un vero e proprio duo comico (… e se non ci hanno pensato glielo consigliamo!). Anche se, almeno nella versione a cui abbiamo assistito a Napoli, la favola perde qua e là la sua aura sognante e onirica, magia e professionalità rinnovano la suggestione di una storia antica sempre viva ed attuale, rinverdendo le avventura dell’eroina di Carroll e trasformando il “C’era una volta” in un felice “C’è ancora”.

Visto il 25-12-2010