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IN CERCA D'AUTORE. STUDIO SUI SEI PERSONAGGI

Ronconi e l’upgrade del teatro nel teatro

Ronconi e l’upgrade del teatro nel teatro

La versione di Ronconi del dramma pirandelliano di Sei personaggi in cerca d’autore va in scena al Piccolo proprio durante i festeggiamenti per il 70 anniversario del teatro. E a essere rappresentata è proprio la versione del maestro Ronconi con la sua finissima analisi teatrale dal titolo In cerca d’autore: studio di sei personaggi. Lo spettacolo va oltre la semplice rappresentazione dell’opera e rilega ad un ruolo minoritario il concetto di “teatro nel teatro”. Affronta invece un’analisi profonda sulla personalità, le caratteristiche e le motivazioni che muovono le azioni dei personaggi.

Una scenografia asettica

Mano a mano che la storia si sviluppa sul palco del Piccolo prendono vita le storie e le ragioni profonde di tre figli illegittimi, di una madre silenziosamente accondiscendete, di un padre troppo umano e dal grandissimo senso dell’onore, tutti intrappolati in un vissuto troppo pesante per avere un autore; e parallelamente anche la storia di un capo comico con la sua compagnia di attori intrappolati nel difficile mestiere di chi rappresenta spesso la finzione e non la realtà. Il tutto in uno scenario asettico, quasi lunare, e tappezzato di cellofan, con una prospettiva profonda come la storia che viene rappresentata, privato degli orpelli fastosi dell’epoca così da lasciare ai personaggi il compito di riempire la scena attraverso la loro stessa storia.
La colpa di questi personaggi orfani di un autore è la loro stessa crudezza, infatti vagano desiderosi di essere rappresentati quasi come per esorcizzare il dramma della loro esistenza. La loro storia è figlia di un contesto di povertà e rigidità morale, in cui i problemi si cercano di cancellare mettendoli sotto il tappeto del perbenismo in una perfetta logica borghese per la quale le convenzioni sociali sono più forti della natura umana. 

Un realismo troppo vero

Da questo realismo si viene attratti e allo stesso tempo respinti, come il povero capocomico che viene catturato poco a poco dalla storia di questi personaggi e che ben presto si rende conto che nemmeno le finzioni del teatro avrebbero potuto rappresentare fedelmente quel dramma fin troppo realistico, specie per un pubblico dal delicato pensiero borghesi del tempo.

Studio di sei personaggi è un regalo che Ronconi ci ha lasciato di profonda analisi del testo teatrale e nello specifico dei concetti pirandelliani come la finzione, la maschera e la follia egregiamente sviluppati attraverso i dialoghi tra il padre (Massimo Odierna), la figliastra (Sara Putignano) ed il capocomico (Davide Gagliardini), perni assoluti del dramma e strumenti eccellenti nelle mani della direzione Ronconi per dar voce a questi concetti.

Visto il 03-05-2017