Prosa
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?

Coprodotto dal Teatro Stabile…

Coprodotto dal Teatro Stabile…
Coprodotto dal Teatro Stabile di Genova e dalla Compagnia Lavia, con la collaborazione della Fondazione Teatro di Pisa, lo spettacolo ha debuttato in anteprima nazionale al Teatro Verdi di Pisa dove Gabriele Lavia è consulente artistico per la stagione di prosa 2004/2005. Per la prima volta insieme due eccezionali interpreti del teatro italiano, Mariangela Melato e Gabriele Lavia, con al loro fianco due giovani attori Agnese Nano e Emiliano Iovine all’altezza della coppia superblasonata, hanno dato nuova voce ai personaggi del drammaturgo Edward Albee rivisitati nella regia di Gabriele Lavia con l’aiuto di una inquietante scenografia realizzata da Carmelo Giannello. Gli interpreti hanno magistralmente raccontato al pubblico una sordida storia di paura, rabbia, violenza, sempre sul filo del tragico e del comico, che fa da contrappunto alla“ crisi del sogno americano“ trasportata nella realtà attuale. Campeggia sulla scena piena di vecchi mobili, libri accatastati, giocattoli e televisori specchio delle loro anime, una macchina americana, rossa, da sfasciacarrozze, infilata in un fondo costituito da una polvere scura ed accidentata che rende la superficie sulla quale si muovono gli attori pesante e difficoltosa come i loro pensieri annebbiati dai fumi dell’alcool. In un crescendo di reciproche cattiverie, i due coniugi si infliggono atroci colpi psicologici , finchè George comunica a Marta che il loro figlio immaginario, sintesi compiaciuta ed intrigante della loro nevrosi, è rimasto ucciso in un incidente d’auto. Gabrie Lavia e Mariangela Melato sono riusciti a dare corpo a quella parte di male che, in ciascuno di noi viene esaltata dalle false illusioni , dai finti rapporti sociali, dalla nostra quotidianità; il pubblico ha sentito tutto ciò, lo ha rapportato con la propria realtà ed è esploso, al termine dello spettacolo, con un incessante e liberatorio applauso, che ha gratificato un lavoro che rappresenterà una pietra miliare nel mondo teatrale. Accredito spettacolo del 06 febbraio 2005 al Verdi di Pisa.
Visto il
al Bellini di Napoli (NA)