Ottima prova per Marco Balbi che ha riportato in scena il genio di Groucho Marx, il maggiore dei Fratelli Marx che con la sua maschera (occhiali, baffoni e sigaro) è diventato il più famoso e citato.
Stimato da Woody Allen e da molti comici statunitensi e che i più giovani ragazzi italiani si ricorderanno come figura ispiratrice dell’aiutante di Dylan Dog, Groucho Marx rimane senza alcun dubbio riconosciuto come uno dei maggiori esponenti della comicità nordamericana.
In questa rappresentazione ne viene ripreso soprattutto il linguaggio, che corre veloce, tra scambi di battute, inframmezzi musicali e cambi d’abito, in un gioco teatrale che coinvolge lo spettatore tanto da proiettarlo proprio nel luogo e negli anni in cui si svolgono i fatti.
La trama si incentra su tre casi da risolvere per lo “Studio legale e investigativo Fratelli Marx”. La scenografia studiata in collaborazione con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera, aiuta lo spettacolo ad essere dinamico e mai noioso, grazie a tre porte utilizzate dagli attori per i cambi d’abito e di situazione.
Tutti gli attori interpretano con la giusta ironia le parti assegnate e soprattutto Giovanna Rossi e Gianni Quilico sanno passare da un personaggio all’altro con competenza, differenziando non solo i travestimenti, ma anche i diversi accenti e modi di parlare, che risultano essere decisamente divertenti. Curiosa la scelta di non far indossare a Nicola Stravalci gli occhiali e i baffi.
La bontà dello spettacolo è sicuramente accresciuta dalla presenza della musica: Vicky Schaetzinger, interprete di qualità di temi pianistici che spaziano dal rag-time a Rachmaninoff, riesce a sottolineare i vari momenti anche grazie a trombette, arpa e violino, oltre alla direzione di un piccolo coro composto dagli attori stessi. Lo spettatore può quindi apprezzare anche le loro doti canore e non solo quelle meramente recitative.
Lo spettacolo è sicuramente consigliato a tutti coloro che vogliono passare un'ora in allegria e qualità. Unico punto dolente proprio la durata: data la gradevolezza dello spettacolo stesso, si vorrebbe continuasse per altrettanto tempo.
Milano,
Teatro Filodrammatici,
7 dicembre 2006
Visto il
al
Menotti
di Milano
(MI)