Il viaggio inizia a Sesto San Giovanni e, attraverso le storie delle persone che hanno lavorato in acciaierie, fabbriche, sartorie dove si cucivano stoffe con fili d'amianto fino ad arrivare al teatro dell'opera, si viaggia seguendo il filo rosso delle morti bianche. L’amianto, questo minerale facile da estrarre che si trova nelle rocce, tanto utilizzato perchè poco costoso, è stato riconosciuto gravemente nocivo alla salute di chi lo lavora e di chi lo respira pur non lavorandolo. Incontriamo subito il siparista del'opera Enzo Mantovani appassionato di opera lirica che adora La Traviata a lui prediranno una morte per malattia ai polmoni. Ma l'attenzione non è alla predizione ma al parallelismo con la protagonista della sua opera preferita Violetta che morirà di tubercolosi. Accompagnati da un giornalista in cerca della verità e una promessa della lirica attraverseremo l'Italia in lungo e largo conoscendo storie di vite perse per aver lavorato. La malattia che colpisce la popolazione che è entrata in contatto con l'amianto è il mesotelioma pleurico. Quando una fabbrica o un'acciaieria lavorano l'amianto è a rischio tutta la popolazione dei dintorni a causa della grande diffusione di particelle di amianto che si sedimentano nei polmoni. Ulderico Pesce da solo in scena ci tiene attaccati alle vicende dei suoi personaggi con sagacità e interesse. L’argomento è da brividi e scopriamo così che fino al 1992, anno della legge contro l'uso dell'amianto, la maggior parte delle cose che facevano parte anche della nostra quotidianeità, erano fabbricate in amianto. Tende delle navi, le coperte dei treni, le tute dei pompieri e poi tetti dei palazzi, dei cinema, le onduline, fino ad arrivare ad impianti sportivi come il velodromo di Roma costruito con parti d'amianto nel 1960. Ulderico Pesce trova il modo per rubarci anche qualche ristate tra una morte a l'altra, anche se sulle morti bianche e su uno stato che fa lavorare le persone uccidendole non c'è troppo da ridere. Alla fine dello spettacolo l'attore ci trattiene sensibilizzandoci alla condivisione della sua lotta contro l'amianto e contro altre ingiustizie su cui è giusto mantenere viva l'attenzione. Lo spettacolo è disarmante ma ci apre gli occhi su questa Italia che invece prova a distrarci con velleità e inutilità.