Il testo di “Come si rapina una banca” è scorrevole e a tratti intelligente e simpatico ma a momenti si perde ed il ritmo è nel complesso piuttosto lento. La sua comicità “tra le righe” non risulta certo esilarante e tende a smorzare anche la bravura degli interpreti.
Tonino, il figlio un po’ ribelle e imbranato dei coniugi Capace, è il personaggio impreziosito con maggior originalità da tutta una serie di tic, espressioni del viso e da una mimica eccezionale.
E in generale la Compagnia del Teatro Prati è come sempre valida ma senza dubbio l’abbiamo vista fare di meglio.
La scena si anima per un po’ e l’attenzione viene catturata quando Tonino, sorprendendoci, illustra il suo fantasioso piano per rapinare una banca e anche le telefonate in piena notte del signor Ma stellone sono una trovata buffa e divertente. Ma l’azione torna spesso a spegnersi ed il finale non convince molto.
Roma, Teatro Prati, 24 febbraio 2009
Visto il
al
Prati
di Roma
(RM)