Danza
COMP K.

Comp k, presentato nell'ambit…

Comp k, presentato nell'ambit…
Comp k, presentato nell'ambito della rassegna di danza contemporanea d10, nasce come una rivisitazione su palco di un cortometraggio, dall'omonimo titolo, prodotto da Daniele Rosselli (regista) e Gabriel Beddoes (coreografo e danzatore) nel 2007. Un corto incentrato su uno degli aspetti della società più controversi: le cure farmacologiche, partendo dalla considerazione (giustissima) che il loro impiego psichiatrico sia più al servizio dell'integrazione sociale che a favorire un autentico sviluppo del sé. Così, denunciano gli autori nelle note di regia, si svilisce la complessità di ognuno di noi non lasciando spazio nemmeno nell'intimità delle pareti domestiche ad una libera rielaborazione personale. Nel corto un giovane ragazzo (Beddoes) vessato dalla madre che lo considera diverso (perchè balla? per i capelli dalla foggia strana?) viene da lei affidato a un fantomatico centro di cura che lo sfrutta per i suoi loschi esperimenti, fino alla totale pazzia del ragazzo e all'eliminazione fisica della donna, diventata scomodo testimone. La cornice narrativa è quella da fiction americana, con tanto di scansione temporale con il conteggio dei giorni di somministrazione del composto k e le notazioni dei medici che usano il ragazzo come cavia. Cornice narrativa efficace nella quale prendono forma le coreografie di Beddoes che esprimono gli stati d'animo del suo personaggio, la sua condizione esistenziale prima, il malessere degli esperimenti che ne alterano la percezione fisica e anche l'aspetto poi. In questa nuova messa in scena Gabriel Beddoes interpreta in scena il giovane ragazzo, interagendo con la madre proiettata sullo schermo sul video e danza, all'inizio felice, come se la danza fosse l'unico viatico ad esprimersi con autenticità poi, durante la prigionia nel centro ricerche, alle prese con un viaggio straniante nel quale la danza non è più espressione di gioia ma espressione di un malessere indotto, fino al delirio finale. Gabriel danza da solo oppure in un virtuale passo a due con se stesso che permette inedite sinergie per il danzatore e per il pubblico. Beddoes è un danzatore giovanissimo ma già con uno stile spiccato ed elegante la cui ricerca coreutica si sviluppa con notevole consapevolezza del proprio corpo e delle sue possibilità senza cadere nella trappola del narcisismo o dell'autoesaltazione come capita a tanti sui coetanei (non necessariamente coreografi). Un danzatore e coreografo che sa sfruttare la gioia e l'entusiasmo (e la prestanza) della sua giovane età mettendoli al servizio della danza: le sue coreografie sono una dichiarazione d'amore alla danza, commoventi e coinvolgenti, che entusiasmano, emozionano e rimangono impresse. Comp k è un piccolo gioiello che dimostra quanto la danza contemporanea sia in fermentazione nonostante i tempi cupissimi per chi opera nella scena indipendente. Un plauso al Furio Camillo che dà occasione a questi giovani talenti di esibirsi e al pubblico di godere della loro bravura. Roma, teatro Furio Camillo, 20 marzo 2009
Visto il
al Furio Camillo di Roma (RM)