Sull’onda dei grandi successi al botteghino per l’opera e il balletto, il Teatro dell’Opera di Roma presenta Specchi del tempo, una iniziativa volta a conquistare un nuovo pubblico per la musica. Si tratta di una serie di concerti sinfonici con la direzione artistica del compositore Giorgio Battistelli, sei appuntamenti che vedranno accostati autori classici, del Novecento storico e della musica contemporanea. Lo scopo dichiarato è pedagogico, si vuole mostrare la sostanziale continuità tra i linguaggi delle diverse epoche e superare la diffidenza del pubblico verso la musica contemporanea. A questo si aggiunge una speciale politica di prezzi soprattutto verso i giovani. Infatti la partecipazione di un gran numero di giovani è stata la caratteristica saliente del pubblico del primo concerto della serie. Per l’occasione l’Orchestra del Teatro dell’Opera ha suonato su un podio istallato al centro della platea, davanti al palcoscenico, sacrificando le prime file di poltrone. Protagonista della serata il giovane Maestro venezuelano Dietrich Paredes, direttore musicale dell’Orchestra Giovanile di Caracas, uno dei principali risultati artistici di El Sistema, modello didattico per orchestre e cori giovanili. Dopo una breve introduzione di Stefano Catucci è stato presentato Esercizi sul risveglio del quarantenne Emanuele Casale, un brano un po’ minimalista che vuole evocare lo stato d’animo e le sensazioni tra veglia e sonno nel momento del risveglio, la musica si sviluppa dolcemente tra lunghe note tenute e glissandi quando un improvviso colpo di grancassa ci ricorda che è ora di alzarsi. Viene il Concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven, al pianoforte il pianista francese Cédric Tiberghien. Il concerto dovrebbe risentire ancora dell’atmosfera settecentesca, ma la lettura che ne è stata data è un po’ troppo eroica, caratteristica del Beethoven più maturo, si perde così quell’aura mozartiana che tanto piace. Inoltre la posizione dell’orchestra e soprattutto del pianoforte determinano una situazione acustica inedita che enfatizza in modo prepotente ogni aumento di volume. Nella seconda parte della serata protagonista è la musica di Petr Il’ic Cajkovskij con la Sinfonia n.5. Qui il direttore Dietrich Paredes mostra la sua capacità di controllare l’equilibrio tra le varie fasi della composizione, non si lascia trascinare troppo dalle parti più passionali e controlla da vero domatore la prepotenza degli ottoni. I legni emergono preziosi e la lettura che ne deriva, pur energica, non diventa mai gratuitamente enfatica. Pubblico entusiasta.
Per il programma completo dei concerti www.operaroma.it
Musica
CONCERTO 1 SPECCHI DEL TEMPO
La buona partenza degli Specchi del tempo
Visto il
al
Costanzi - Teatro dell'Opera
di Roma
(RM)