Lucia Modugno, con la sua Compagnia, è attiva da ben 28 anni, con molteplici spettacoli.
Negli ultimi anni ha più volte proposto le divertenti commedie degli equivoci di Feydeau. In questa stagione teatrale, invece, si è accostata al teatro napoletano di Samy Fayad, rendendogli omaggio a dieci anni dalla sua scomparsa (avvenuta nel 1999).
Dell’autore libanese, trapiantato a Napoli – che è stato un Feydeau all’ombra del Vesuvio – Modugno porta in scena “Cose turche”.
Indovinata la scelta, per le rappresentazioni, del Teatro delle Muse di Roma che si è andato specializzando proprio in teatro napoletano, con un pubblico di appassionati che segue il suo cartellone con interesse.
“Cose turche” si rifà alla commedia scarpettiana di “Felice Sciosciammocca” (una maschera senza maschera, diretto discendente del Pulcinella di Antonio Petito). Ben ha fatto Angelo Grieco a proporre il personaggio – il capofila di una combriccola di simpatici truffatori napoletani che tenta di realizzare un furto in un Casinò - sopra le righe (come si conviene a Sciosciammocca). In primo piano anche Mauro Bastianini (nel ruolo del direttore del Casinò).
Lucia Modugno ritaglia per sé il personaggio secondario di una finta nobile russa, ma non manca di presentare un gustoso siparietto “osè”, che è uno dei momenti più divertenti dello spettacolo.
Da segnalare l’ambientazione scenografica con la “terza parete” che, nel gioco di luci, permette di accedere (e recitare) anche nello spazio dietro il palcoscenico.
In scena al Teatro delle Muse fino al 17 maggio
Visto il
al
Delle Muse
di Roma
(RM)