Prosa
CYRANO DE BERGERAC

L'epico Cyrano di Ferrini

L'epico Cyrano di Ferrini

Cyrano de Bergerac è la nuova produzione firmata Jurji Ferrini che ha debuttato in prima nazionale al Teatro Gobetti di Torino.
Lo spettacolo dura due ore senza intervallo, non stanca il pubblico e non si sente la necessità di una pausa poiché è molto equilibrato e lascia lo spazio per respirare e tornare più lucidi sulle emozioni generate dalle vicende del Guascone.
L'allestimento ammicca allo stile epico ed eroico di alcuni film di cappa e spada americani, in particolare le musiche che sottolineano, forse con eccessivo pathos, i momenti più intensi e le scene sentimentali o d'azione.
Queste ultime, in particolar modo le scene di duello, lasciano cogliere più di una imperfezione. Duelli di scherma siamo abituati a vederne sia nei film che in allestimenti teatrali, quando questa disciplina dunque viene utilizzata con l'intento di suggestionare il pubblico, ad esempio con scene di massa, forse è i caso di porre maggiore cura ai combattimenti, magari affidandosi ad un buon maestro d'armi.
Ed anche alcuni effetti sembrano scelte prettamente estetiche, come la scena che porta dal campo di battaglia al monastero, che mal si amalgamano allo stile generale dello spettacolo che invece sembra votarsi ad una linea più scarna, lasciando che la drammaturgia eserciti il suo affascinante potere evocativo.
La traduzione operata da Ferrini è molto funzionale, si adatta alla perfezione sia la scelta stilistica che alla direzione d'attore operata dal regista.
Peccato che molti dialoghi si perdano, a volte per eccessiva energia nell'eloquio degli attori, altre per eccessiva velocità ed infine una colpa va data anche all'acustica non impeccabile di questo magnifico teatro.
In particolare ci sono scambi dove i personaggi non sembrano davvero intenti a dialogare tra loro ma si perdono narcisisticamente nella bellezza della poesia di Rostand, risultando autoreferenziali e spostando l'attenzione più sulla propria voce che sull'azione intrapresa.
Non mancano scene di sicura commozione, in particolare la scena del balcone è tra le migliori.
Lo spettacolo dunque sembra una buona operazione commerciale che interseca momenti di sublime poesia a scene che non lasceranno indifferenti gli amanti de Il Gladiatore.

Visto il 04-11-2014
al Gobetti di Torino (TO)