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DER PUFF / FRAMMENTI CANTATI DI CORPI INTERNATI

Quando di omoerotismo si moriva

Quando di omoerotismo si moriva

Rita Atzeri e Francesca Falchici ci propongono uno spettacolo dolce, leggiero e ironico che affronta, in maniera rapsodica come vuole il Cabaret la parabola discendente del lesbismo in Germania a cavallo tra repubblica di Weimar e Terzo Reich, partendo da una tolleranza ufficiosa ben presto negata e inasprita da restrizioni omofobiche, ben prima dell'avvento al potere di Hitler. Dai locali à la page della Berlino degli anni venti ai bordelli (il Puff del titolo dello spettacolo) allestiti nei campi di concentramento nei quali le lesbiche erano forzate a fornire prestazioni come terapia riparativa Atzeri e Falchici raccontano di un periodo storico di oppressione e sterminio, psicologico e fisico, testimoniato dalle diverse lesbiche di allora, gasate nei campi di concentramento e costrette  prostituirsi, che interpretano con amore e semplicità, coadiuvate da delle canzoni dai testi intelligenti e ironici (poche a dire il vero ma sempre molto gradevoli) costruendo lo spettacolo su un registro da commedia che ben evidenzia e denuncia le atrocità commesse prima e durante il nazismo contro le donne e, vieppù, contro le lesbiche. Un tenero tributo al vissuto femminile, prima ancora che precipuamente lesbico, al quale le due interpreti donano tutte se stesse curando ogni minimo dettaglio a cominciare dal fiocco viola che donano a ogni spettatore, ogni spettatrice, con il quale le lesbiche di Weimar si adornavano in segno di riconoscimento. Uno spettacolo che invita ad approfondire le ricerche su di un periodo storico poco studiato e contribuisce a spiegare il perchè oggi gay e lesbiche si riversano nelle strade una volta all'anno rivendicando il proprio orgoglio, anche quello di essere sopravvissuti ai campi di concentramento.
 

Visto il 13-06-2011
al Belli di Roma (RM)