Danza
DIAGHILEV MUSAGèTE - VENEZIA AGOSTO 1929

Con la regia di Beppe Menegat…

Con la regia di Beppe Menegat…
Con la regia di Beppe Menegatti, la classe di Carla Fracci e Vladimir Vassiliev, stelle fisse del palcoscenico del secondo 900, il talento di alcuni dei più acclamati ballerini italiani contemporanei prende forma "Diaghilev Musagete". Venezia,agosto 1929. Nel 2009 cade il centenario dei Ballets Russes, la compagnia che rivoluziò il mondo della danza grazie alla collaborazione di musicisti e artisti figurativi innovatori, tra cui l'Opera di Roma (dove si esibirono per la prima volta in Italia nel 1911). Il titolo congegnato da Menegatti affianca il nome di Sergei Pavlovič Djagilev al balletto di Stravinskij (Apollon Musagète), in cui l'eroe della mitologia greca istruisce le Muse e il luogo (Venezia) dove a fine anni 20 si chiuse il percorso terreno dell impresario russo. Scrittori, coreografi, pittori, compositori confluiscono nello spettacolo. È stato Cosimo Manicone a raccogliere testi di Giacomo Balla e Coco Chanel, Jean Cocteau e Gabriele d Annunzio, Stéphane Mallarmé e Vaslav Nijinskij, Misia Sert e Igor Stravinskij, fino a Virginia Woolf. Le note si devono ad Adolphe-Charles Adam e Alban Berg, Pëtr Il ič Čajkovskij e Frederyk Chopin, Claude Debussy e Manuel de Falla, Erik Satie e Igor Stravinskij. Gli adattamenti delle coreografie originali portano invece le firme di Carla Fracci, Millicent Hodson, Susanne Della Pietra, Nanette Glushak. Le nuove coreografie sono curate da Luc Bouy e Fredy Franzutti. Le scene e i costumi sono allestiti da Elena Puliti, mentre Patrizio Maggi crea il disegno delle luci. Ritorna così nella capitale l' interprete, oggi sessantottenne, che ha legato (con la moglie Ekaterina Maximova) l' intera parabola della sua carriera ai fasti del Bolshoi. La spiccata forza drammatica e la tecnica infallibile hanno fatto di lui uno dei giganti della danza moderna, partner di memorabili esibizioni con Carla Fracci. Al loro fianco diciannove i ballerini impegnati. Tutti del Corpo di Ballo dell'Opera (tra i quali spiccano Manuel Paruccini, Alessia Barberini e Laura Comi in sostituzione della Straccamore) salvo gli ospiti Alessandro Molin e Giuseppe Picone, due beniamini del pubblico e della critica. Italo Dall'Orto e Cosimo Manicone sono gli attori in scena. Al pianoforte Gregorio Nardi eYu Ping Song. alle percussioni Jonathan Faralli. Lo spettacolo è un omaggio all'arte, per questo centenario così importante, non solo per il balletto. Vassiliev, benchè leggermente appesantito, ha dimostrato con tenacia che l'età non ha offuscato il suo talento nel trasmettere emozioni e nelle scene a due con la Fracci, hanno suscitato tenerezza ed ammirazione insieme. Così come punte di orgoglio ci sono state per le nuove leve dell'Opera, che hanno dimostrato di poter proseguire sull'onda del lustro della Maestra Fracci. Sulle note di Erik Satie, Manuel De Falla, Igor Stravinskij, si sono miscelate coreografie, parole e musica. L'inedito connubio ha rappresentato alcuni passaggi non sempre comprensibili e lineari sia a livello coreografico che recitativo. Nel complesso la rappresentazione è un pò ostica, anche se l'occasione di veder ballare la Fracci con Vassiliev è talmente ghiotta da perdonare a Menegatti questa defiance professionale. Teatro Nazionale - Roma Replica del 17 Gennaio 2009 Dal 13 al 18 Gennaio 2009
Visto il
al Nazionale di Roma (RM)