Musica
DIVERTIMENTI

Ravenna, Chiostro della Bibli…

Ravenna, Chiostro della Bibli…
Ravenna, Chiostro della Biblioteca Classense, concerto di Zefiro Ensamble, “Divertimenti” di W. A. Mozart I professori dello Zefiro Ensamble propongono repertorio cameristico con strumenti d'epoca e sono considerati tra i più validi esecutori di musica antica, svolgendo il ruolo di solisti in numerose orchestre europee. In questa formazione, Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi hanno suonato due oboi di fine Settecento, realizzati in legno di bosso con sei fori e due sole chiavi (i contemporanei sono in ebano ed hanno ventidue chiavi), perchè il bosso è un legno che con il tempo si “muove” molto e le chiavi possono incepparsi. Il timbro è diverso da quelli di oggi, alcune note sono più cupe, altre più aperte: Mozart ben conosceva lo strumento e scriveva partiture apposite per il loro timbro. I coevi fagotti, suonati da Alberto Grazzi e Eyal Streett, sono di legno di acero ed hanno sette chiavi, riuscendo ad emettere una scala cromatica con una notevole varietà di colori. Gli strani corni, affidati a Dileno Baldin e Francesco Meucci, non hanno valvole né pistoni e si basano su armonici naturali che cambiano con la diversa insufflazione di aria (con la mano nella campana si riescono ad ottenere più note): i due maestri sono stati costretti a sostituire spesso le ritorte per cambiare la tonalità degli armonici naturali, quelle più corte hanno il timbro più squillante vicino alla tromba, quella più lunghe hanno il timbro più scuro vicino al trombone. I lavori del periodo salisburghese di Mozart non si discostano dal gusto musicale dell'aristocrazia del tempo, forme caratterizzate dall'estensione breve, dalla libertà nel numero dei movimenti e dal carattere luminoso e brillante, adatto ad esecuzioni all'aperto. Questi divertimenti, in particolare, furono scritti come musica da tavola per allietare i pasti dell'arcivescovo. Sono stati suonati il KV 213 in fa maggiore, il KV 240 in si bemolle maggiore, il KV 252 in mi bemolle maggiore e, dopo l'intervallo, il KV 253 in fa maggiore e il KV 270 in si bemolle maggiore. Come bis è stato proposto un brano di František Dušek composto nello stile di Haydn. Durante l'esecuzione, in modo divertente, i maestri hanno via via lasciato il palchetto per sedersi in mezzo al pubblico, fino all'ultimo, solitario fagotto. L'aria calda dell'estate, mitigata dal fresco della verzura, l'atmosfera del chiostro con i piccioni che tubavano in sottofondo, la vicina presenza rassicurante di libri, la bravura e l'ironia dei professori hanno reso la serata piacevolissima in una rara atmosfera rilassata. Visto a Ravenna, Chiostro della Biblioteca Classense, il 14 luglio 2007 FRANCESCO RAPACCIONI
Visto il
al Rasi di Ravenna (RA)