Il Don Carlo proposto l'altra sera dal Teatro del Maggio è la cosiddetta versione di Modena in cinque atti ,perchè vi sono stati inseriti il lamento di Filippo sul cadavere di Posa ed una introduzione corale che il maestro Verdi aveva tolto dopo la prova generale della prima di Parigi.
Un evento particolare quindi, che ci ha permesso di ascoltare dei passaggi quasi inedito e bellissimi ; molto bello è stato anche l'allestimento scenografico che fu impiantato da Luchino Visconti in una celebre edizione romana dell'opera ed oggi ricostruito da Alberto Fassino .
Zubin Mehta è stato come al solito superlativo dando un carattere personale all'opera e mettendo in equilibrio le voci degli interpreti con i complessi corali del Maggio. C'è stato anche un debutto: Barbara Frittoli ,nel ruolo di Elisabetta , superata la prima inevitabile incertezza ,ha cantato con maestria , mettendo in evidenza l'ottimo timbro vocale ; la più applaudita comunque è stata la Eboli di Violeta Urmana acuta e passionale.
Nel finale applausi convinti per tutti , ma i più scroscianti per il maestro Zubin Mehta e per Violeta Urmana.
Visto il
al
Maggio Musicale Fiorentino
di Firenze
(FI)